"Mancini è punta e base della piramide dell’Inter: se va in confusione la sbandata è assicurata". Questo il pensiero del Corriere della Sera sul momento no dei nerazzurri. "Il periodo non è felice, lo certificano i pessimi risultati e la fuga di Napoli e Juventus che hanno guadagnato 13 punti in 6 turni, spegnendo le speranze scudetto. L’Inter ha perso le certezze. Era una squadra cinica, colpiva e vinceva con un gol e non a caso sulla ruota nerazzurra è uscito 10 volte l’1-0. Oggi è una formazione ricca del nervosismo dell’allenatore e con uno spogliatoio gonfiato dagli egoismi. Dopo il k.o. con il Milan, Mancini è rimasto a chiacchierare con Sylvinho, uno dei più stretti collaboratori tecnici, e con il team manager Romeo. Il presidente Erick Thohir per ora resta lontano, la sua presenza aiuterebbe. Non centrare la qualificazione in Champions è oggi una possibilità. La crisi è tecnica e di uomini". Secondo il quotidiano, l'Inter non ha un gioco e una formazione titolare. "Ha un centrocampo zeppo di mediani ma povero di mezzale - viene spiegato -. E un reparto offensivo inceppato, con sette attaccanti (chi più chi meno punta) e appena 26 reti segnate, una meno del Chievo. Si è consacrato il fallimento della coppia Jovetic-Icardi: incompatibili. Il montenegrino ha bucato i due appuntamenti clou della stagione (Juve e Milan) e ha un atteggiamento non costruttivo. Icardi, contestato nel dopo derby da un gruppo di tifosi per il rigore fallito, è comunque l’unico a dare profondità. Il capitano non ha mai fatto polemiche, si è accomodato in panchina quando ha dovuto, e si è calato nel suo ruolo. Però l’ambiente, la squadra, la società l’ha tenuta insieme il collante Mancini. E l’allenatore è solo e non può occuparsi di tutto. L’arrivo del direttore generale del Verona Giovanni Gardini dovrebbe colmare questa lacuna. Sarà ad Appiano Gentile entro febbraio, quando tornerà anche Thohir. È Mancini però a doversi ritrovare e a dover prendere la direzione giusta su tattica e uomini. L’arrivo di Eder gli facilita il compito, normale attendersi una virata sulle due punte, con Icardi titolare, e un centrocampo che preveda il ripescaggio di Kondogbia. Che serva è certo, che basti è tutto da vedere". 

Sezione: News / Data: Mar 02 febbraio 2016 alle 14:08 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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