Nemmeno il tempo di iniziare che sulla Serie A aleggia l'ombra della prima crisi. L'Aic, Associazione Italiana Calciatori, è sul piede di guerra contro la Figc a causa del mancato intervento federale sulla situazione del contratto collettivo scaduto il 30 giugno e sulle nuove norme della Lega Pro che obbligano ogni squadra a schierare due Under 21 in Prima Divisione e tre in Seconda. Il sindacato di Campana annuncia "drastiche iniziative sindacali", ovvero un ritardo di mezzora nel fischio d'inizio della prima giornata di serie A, domenica 29 agosto, o addirittura la serrata.

"il contratto collettivo è scaduto il 30 giugno scorso - spiega al telefono con l'ANSA il presidente dell'Assocalciatori, Sergio Campana - e per noi è in "prorogatio", perché la Lega di Milano non ci ha fatto sapere le sue proposte di modifica, che pure eravamo disposti a valutare e discutere. Ma ci risulta che gli accordi depositati in Lega dopo quella data sono 'liberì, ovvero possono essere in contrasto con l'accordo collettivo, e dunque con la legge 91 e con le norme federali. Quanto alla Lega Pro - prosegue Campana -, noi siamo per i giovani, ma le politiche di tutela dei vivai devono essere fatte dalla Federcalcio, non dalle singole leghe con imposizioni demenziali come quelle imposte per la Lega Pro". Il consiglio federale in programma venerdì, sottolinea Campana, ha "all'ordine del giorno la discussione di questi due punti: la legge dice che nel contratto collettivo la Figc è una delle parti. E anche sulle politiche per i giovani il ruolo spetta alla federazione. Ci aspettiamo che il consiglio prenda iniziative. Diversamente, è assolutamente scontato che non rimarremo con le mani in mano, ma prenderemo drastiche iniziative sindacali".
 

Sezione: News / Data: Mer 14 luglio 2010 alle 18:51
Autore: Christian Liotta
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