Franco Colomba, ex allenatore di Napoli, Cagliari, Parma tra le altre, è intervenuto ai microfoni di TMW ai quali ha espresso la sua opinione in merito alla situazione attuale che il mondo del calcio si è trovato a fronteggiare: "E' ovviamente giusto che il calcio si sia fermato, anzi lo stop è arrivato anche in ritardo. Mi sembrava strano che si giocasse ancora fino a pochi giorni fa visto che se c'è uno sport dove c'è contatto, sudore, strattonamenti e vicinanza questo è proprio il calcio. Difficile stabilire adesso quando si potrà riprendere, credo che le prossime tre settimane possano essere decisive e si potrà capire se è possibile tornare a fare una vita normale. Tra l'altro credo che se adesso si facesse una domanda a tanti italiani la risposta sarebbe: finchè non si sistemano le cose chissenefrega".

Anche l'Uefa si è mossa tardivamente...
"Il calcio in Italia ha provato a fermarsi prima, in Europa invece non ci pensavano minimamente. Del resto è un sistema che si regge sui soldi. Il mondo è business, non si guardava alla salute. Ora invece si inizia a farlo. Tardivamente". 

Da allenatore adesso come parlerebbe ai suoi giocatori in vista della ripresa del campionato?
"Il calcio è maturato, c'è più professionalità. L'allenatore dà dei programmi da svolgere a casa e più di quello non si può fare. Il calciatore sa benissimo che è un attimo prendere qualche chilo in più. E' il loro lavoro, la loro professione e devono saper regolarsi e attenersi alle direttive. Peraltro oggi con internet e con i video il lavoro è più semplice e si può essere monitorati da casa con una serie di strumenti e tante società di A lo fanno sicuramente". 

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Sezione: News / Data: Mar 17 marzo 2020 alle 04:30
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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