È un Walter Mazzarri imbufalito quello che ha parlato oggi in conferenza stampa alla vigilia dell'ultima amichevole estiva del suo Napoli contro l'Olympiakos. Il tecnico degli azzurri è tornato con toni veementi sulla finale di Supercoppa persa contro la Juve: "Ho rivisto la partita quattro/cinque volte, c'è stato un momento in cui mi volevo dimettere - afferma Mazzarri -. Ma se sono qui a parlare in questo modo è perché ho ancora voglia di lottare. A ferragosto sono stato in un feudo juventino e tutti si scusavano con me, mi hanno detto che non volevano vincere in quel modo e mi hanno convinto a restare, perché qualcosa vuol dire che si può cambiare. Behrami ha subito un rigore clamoroso, ma ci può stare. Non ci può stare, però, che si applicano due metri di giudizio diversi. Se manda via un nostro calciatore per proteste deve farlo anche con la squadra avversaria.

Non abbiamo avuto spirito olimpico? Bisogna vedere da che pulpito viene la predica. Da loro non lo accetto. Ci sono delle regole anche sui 28 scudetti e loro non le accettano. S'è fatto molto bene a non rientrare in campo perché altrimenti poteva succedere molto di peggio.

In base agli atti che ho letto - spiega in seguito -, nel caso della mia espulsione, si parla dell'arbitro che ha sentito alcune frasi, ma non è così. Le ha sentite il guardalinee, nemmeno il quarto uomo. Addirittura ci sono inesattezze pazzesche sul verbale. Ho applaudito in occasione del rigore, ma non quando sono stato espulso. La nostra parola, però, non conta. Siamo stati cornuti e mazziati. Io sono più carico di prima, ma vorrei che su quello che dico si costruisse. L'errore tecnico può capitare sia a noi che agli altri. Ci sono state grandi iniquità, la decisione del Napoli è stata la migliore - commenta sull'assenza in premiazione -. Quando sono stato espulso sono andato in tribuna, lì mi sono arrivati diversi messaggi in cui mi chiedevano di dire al presidente di ritirare la squadra. Le parole di Carrera? Probabilmente non l'ha vista la partita, i cartellini sono usciti tutti in un'unica direzione. Dal primo all'ultimo minuto c'è stato un comportamento a sfavore del Napoli.

Non voglio fare la vittima, solo che quello che è successo non deve succedere. Non devono più succedere certe sudditanze psicologiche. Pandev per la prima volta si era rivolto al guardalinee ed è stato cacciato. Può essere giusto, ma bisogna farlo anche per gli altri. Sulle regole non c'è discussione, il problema è che va applicata sempre e comunque per tutte e due le squadre. In questa partita non c'è stata parità"

Sezione: News / Data: Sab 18 agosto 2012 alle 15:02 / Fonte: tuttonapoli.net
Autore: Daniele Alfieri
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