"L'Inter sta attraversando un momento di difficoltà, ogni partita diventa un esame, contro il Bologna i giocatori giocavano anche in casa davanti al loro pubblico amico, ma la responsabilità ed il bisogno di fare per forza risultato non sono funzionali a livello emotivo. Scendi in campo sapendo che hai un solo risultato utile e capita che la paura ti possa bloccare psicologicamente ed indurre a commettere errori. Dall'altra parte hanno incontrato un Bologna che arrivava da una striscia positiva di risultati, con una certa carica e guidato da un capitano esperto". Così Roberto Civitarese a Tuttomercatoweb. Il mental coach prova a spiegare il momento no dell'Inter. Ranieri ha dichiarato di non sentirsi delegittimato. "Il mister ha identificato il problema come un calo di concentrazione escludendo ragioni fisiche e di mercato, però non ha dato una spiegazione in merito a come uscire da tale situazione. Non ha portato una soluzione. Io credo che la fiducia accordata non sia a tempo indeterminato, l'Inter per il blasone che ha non può permettersi di non arrivare terza e se non invertisse la rotta è chiaro che sarebbe rimesso in discussione". Intanto c'è la Champions... "La partita del riscatto, il rischio è viverla come è stata vissuta la partita contro il Bologna. Occorre vincere per forza ma senza far subentrare la paura di perdere. Bisogna innanzitutto assumersi la responsabilità dei risultati maturati fino ad oggi, riprogrammare gli obiettivi stagionali e creare la coesione del gruppo tra giocatori esperti e giovani leve. Altrimenti il rischio è che chi gioca poco si senta meno responsabilizzato".

Sezione: News / Data: Lun 20 febbraio 2012 alle 11:26 / Fonte: Raffaella Bon per Tmw
Autore: Alessandro Cavasinni
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