Sono le gare che tutti i tifosi nerazzurri hanno nel cuore, ovvero le semifinali del 20 e del 28 aprile contro il Barcellona. Due partite leggendarie che hanno inchiodato sulle sedie i tifosi interisti e ne hanno fatto rischiare le coronarie. Due partite perfette tatticamente, con i nerazzurri che sapevano cosa dovevano fare e come punire la squadra più forte del mondo.

BARCELLONA-INTER: la gara della cosiddetta Remuntada, la gara che avrebbe fatto odiare ai nerazzurri il loro mestiere, si è trasformata poi in una delle serate più gloriose e indimenticabili della storia nerazzurra. Dopo una settimana di proclami (Nos dejaremos la pièl, dicevano i catalani) il Barça deve dimostrare coi fatti, ma davanti si trova un muro nerazzurro, un muro di gloria. Un’Inter che, per arrivare al paradiso di Madrid, passa indenne dall’inferno di Barcellona, nonostante l’inferiorità numerica generata dal rosso rifilato a Thiago Motta, a causa della bravura di ‘Actor Studio’ Sergio Busquets. L’Inter tiene, grazie al sacrificio delle punte Eto’o e Milito: Julio Cesar si deve superare solo una volta su Messi, nel primo tempo. Nel secondo l’Inter tiene sempre alla grande, ma all’84esimo, Piqué, partito in posizione irregolare (seppur millimetrica e difficile da segnalare) segna l’1-0 che infiamma il Camp Nou. I 10/14 minuti che seguono sono un calvario, ma l’Inter non si scompone e con l’attenzione e la calma arriva in fondo alla gara difendendo l’1-0. E’ finale, dopo 38 anni dall’ultima. Un successo meritato, al cospetto di chi doveva umiliare i nerazzurri, che hanno mostrato un’umiltà grandissima . Quella sera 10 nerazzurri sconfissero 100.000 catalani.

Di seguito la gara commentata da Roberto Scarpini, che si lascia andare a un urlo incredibile al fischio finale:

Semifinale UEFA Champions League, Barcellona-Inter
Sezione: News / Data: Gio 30 dicembre 2010 alle 14:56
Autore: Alberto Casavecchia
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