Intervistato da Fanpage.it, Benoit Cauet, ex centrocampista dell'Inter, analizza le difficoltà di questa prima parte di stagione dei nerazzurri: "In questa prima parte di stagione la squadra sta facendo fatica a fare i risultati e a trovare una certa continuità. Ci sono difficoltà dal punto di vista difensivo. È una squadra forse troppo sbilanciata e in fase di transizione difensiva fa fatica. I giocatori ci sono e sono capaci di farlo, perché lo hanno fatto vedere anche l'anno scorso, ma bisogna trovare una maggiore concentrazione e lo ha messo in evidenza anche l'allenatore. L'Inter non è più una squadra che gioca esclusivamente per un posto in Champions League. Oggi gioca per provare a vincere lo Scudetto, dunque l'attenzione e la concentrazione deve essere maggiore da parte dei giocatori. Da questo punto di vista sembra che non ci sia ancora una consapevolezza totale dell'obiettivo, e questo anche perché dall'inizio stagione nessuno ha detto qual è l'obiettivo dell'Inter. Penso che invece debba essere comunicato e che si dica che la squadra gioca per vincere lo Scudetto. Soprattutto dopo quello che ha fatto l'anno scorso. Quando i giocatori riusciranno a capire l'obiettivo del club, penso che vedremo risultati diversi".

Cauet parla anche di alcuni singoli, partendo da Christian Eriksen: "Nel problema di Eriksen c'è un po' di tutto. C'è il giocatore che deve mettersi maggiormente a disposizione, perché forse la squadra ha bisogno anche di altro da uno come lui. Parlo non solo di giocate, ma anche di temperamento e personalità. Eriksen ha la capacità di prendere in mano il gioco, ha qualità, colpi eccezionali, visione di gioco, ma è discontinuo e da quando è arrivato fatica a trovare il suo ruolo nell'Inter. Penso che il club e Antonio Conte vogliano comunque aspettare Eriksen, ma lui deve diventare più decisivo e migliorare sotto l'aspetto caratteriale". Elogi, invece, per Romelu Lukaku: "Lui come Ronaldo? Dal punto di vista dell'impatto che hanno avuto sui compagni direi di sì. Le caratteristiche tecniche sono però completamente diverse. Il belga è più potente, utilizza la sua forza, sgomita in area di rigore, mentre Ronie aveva un'accelerazione incredibile. Appena partiva il difensore lo perdeva subito e non lo vedeva più. Lukaku è ovviamente importante. In ogni momento può fare la differenza e con le sue giocate aiuta la squadra. In più non ha avuto problemi d'ambientamento e sembra che sia all'Inter da anni". Invito finale ad aspettare Aleksandar Kolarov e Arturo Vidal: "Si devono ambientare al meglio. Il primo è arrivato da Roma, Vidal da Barcellona dove si gioca un calcio diverso da quello che si gioca a Milano. Sono giocatori che dovrebbero sicuramente dare ancora di più, anche se al momento le prestazioni non sono state così convincenti. Loro hanno però la qualità e le capacità per cambiare le cose ed essere giocatori importanti per la squadra".

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Sezione: News / Data: Gio 12 novembre 2020 alle 18:12
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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