Cassano e l'Inter, ma anche Cassano e la nazionale. Il talento barese, a due giorni dal match contro i nerazzurri, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta in cui racconta il suo rapporto e le sue speranze in ottica nazionale: "Prima del ritiro estivo ho scommesso con me stesso che avrei cercato di far parte della rappresentativa azzurra. Non so se ci riuscirò, ma voglio provarci. Nel 2006 non diventai Campione del Mondo, Lippi mi telefonò prima di partire e mi disse che non mi avrebbe convocato perché non avevo più giocato. Lo ringraziai e mi limitai a fare il tifoso. All'epoca non ero pronto, oggi sono consapevole dei miei mezzi. Però credo che più si parli di questa storia, meno possibilità avrò di essere chiamato dal Ct...".

Il talento di Bari vecchia paga anche un'etichetta che si è costruito ad arte negli anni passati: "Le cassanate non esistono più, ma in Italia per toglierti un'etichetta deve succedere un'Apocalisse. Dall'esplusione contro il Torino (quando lanciò la maglietta e inveì contro l'arbitro, ndr) sono stato ammonito solo tre volte. Si continuano a tirare fuori le cassanate solo perché non sono un ruffiano...".

Sezione: News / Data: Ven 25 settembre 2009 alle 10:39 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Fabio Costantino
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