"Discuto ogni santo giorno attraverso Tmw e in Tv con i tifosi della mia Inter, invitandoli a guarire dalla perenne sindrome di accerchiamento dai media e a volare un po' più alti di certi giudizi di parte, come sta facendo da qualche anno la squadra nerazzurra. Certi interisti mi ricordano il film Ipotesi di complotto con un allucinato Mel Gibson e, a loro partigiano giudizio, se con i nerazzurri non si usano sempre e comunque toni trionfalistici da Inter Channel o peggio da Istituto Luce, si passa per anti-interisti! In realtà gli estremisti non me li sono mai filati, da qualunque parte provengano. A volte però, sono costretto ad ammettere, obtorto collo, che qualche ragione ce l'hanno pure. Non a caso, il finale del film con Mel Gibson dà ragione al protagonista. Capisco che da qualche anno l'Inter stia esercitando un'autentica dittatura sul calcio italiano e che chi non è interista non veda l'ora di qualche novità. E' successo anche a me, durante il triennio scudettato del Milan di Capello. Perché potete menarla finché volete con la storia dell'Europa, ma la realtà è che viviamo in Italia e qui per la stragrande maggioranza del tempo si discute sul campionato, che occupa l'anno da agosto a maggio, a volte a giugno e ogni lunedì nei bar, per nove lunghissimi mesi, si parla di Serie A.

La prestigiosa Champions, quella a eliminazione diretta, che è poi l'unica che conta, si esaurisce nello spazio di un paio di mesi, quasi indolore. Per non parlare della colossale idiozia sulla scarsa notorietà dell'Inter nel mondo: chi mi conosce bene sa che la mia prima passione non è il calcio, ma il turismo. Se date una rapida occhiata alla Sezione In Viaggio di questo sito, ancora incompleta, vi accorgerete che ho visitato più di 60 Paesi, soggiornando nei più noti anche per diverse settimane, ospite di inglesi, australiani, neozelandesi, canadesi, giapponesi e non c'è stato mai uno, dico uno, straniero che mi abbia parlato anche solo una vola dell'Inter che non vince in Europa. I turisti italiani incrociati per caso, se permettete non fanno testo: potevo incontrarli pure in un Bar di Caronno Pertusella. L'argomento sulla notorietà dei club italiani nel mondo è di solito un cavallo di battaglia di chi al massimo nella sua vita è andato in vacanza a Sharm el Sheik per una settimana, magari in un all inclusive zeppo di brianzoli. Io, lo straniero che mi parla dell'Inter che non vince mai in Europa, devo ancora incontrarlo. All'estero, appena capiscono che sono italiano, mi parlano al massimo di moda, mafia, pizza, mai di calcio. Anzi, più si va lontano e più confondono Inter Milan e AC Milan, senza neppure conoscerne storie e protagonisti. Quindi, non raccontatemi storielle, perché all'estero mi sono sempre trovato a discutere più di Magic Johnson o di Wayne Gretzky che di Ronaldo o Ronaldinho.

Tornando a bomba, devo dire che a volte sento e leggo cose dell'altro mondo e devo purtroppo dare qualche ragione a chi resta perplesso, per non dire di peggio, davanti alle uscite di certi media. Controcampo è Mediaset, ossia Silvio Berlusconi, ancora presidente del Milan e capisco perfettamente la difficoltà di criticare i rossoneri rispetto ai nerazzurri in quella sede: io stesso non potrei andare in diretta parlando male di chi mi paga il gettone, lo ammetto serenamente, ma almeno lo si dica e non si giochi a fare i super partes, anche perché la gente non è ancora così scema. Grazie al cielo, i miei datori di lavoro non possiedono quote di club calcistici e quindi posso tranquillamente librarmi nel criticare pure il mio. Oggi mi segnalano che su un quotidiano che ha la giusta aspirazione di essere nazionale è pubblicato addirittura un dossier sui torti arbitrali all'Inter. Io, di questi dossier, ne ho ricevuti almeno una decina sui torti subiti dall'Inter ma non mi sono sognato di pubblicarli: per quel che valgono! Se lo fa un quotidiano però, è lecito avere qualche dubbio sulla sua credibilità, a meno che non lo accompagni anche con documenti simili sugli altri club. Mi dicono anche che c'è stato pure chi ha detto che il Milan, dopo aver perso 3-2 in casa col Manchester, giocando per la verità una buonissima partita, ha ancora il 49% di possibilità di passare il turno!

Praticamente l'Inter, che tre gol in casa in Europa non li ha mai presi, almeno negli ultimissimi anni, è già fuori ancora prima di giocare e il Manchester non ha neppure il 60% di probabilità di arrivare ai quarti dopo il risultato di ieri? Per carità si può dire tutto, basta gettare la maschera: io a volte parlo da giornalista, a volte da tifoso dell'Inter, ma lo dichiaro prima. Come non bastasse, il fallimento stagionale conclamato della Juventus e il serio rischio di eliminazione dall'Europa del Milan per alcuni valgono quanto certe esternazioni inglesi di Mourinho, peraltro smentite, senza contare la presunta nostalgia di Eto'o per la Spagna, in realtà uno dei pochi stranieri che qui da noi si trova da dio. Inoltre, capisco che certi allenatori sono persone assai educate e sembra pure brutto parlarne male, il buon Leonardo ad esempio, mentre Mourinho, come ha acutamente osservato Gene Gnocchi, se lo guardi su un televisore in 3D sembra che sia incazzato con te, ma a tutto c'è un limite! Non parlo dei tifosi, che possono dire tutte le amenità che vogliono, ma dei presunti soloni che trattano il calcio manco fosse il vertice di Kyoto. Signori miei, la verità è che l'Inter è la squadra del presente e, al momento, del futuro. E gli avversari, più o meno nascosti, dovrebbero farsene una ragione, come a suo tempo me l'ero fatta io davanti al Milan di Sacchi alla prima Juve di Lippi. Altrimenti, felici di starvi sui c...i!"

Sezione: News / Data: Gio 18 febbraio 2010 alle 09:59 / Fonte: Gianluca Rossi - Tmw
Autore: Redazione FcInterNews
vedi letture
Print