Il procuratore capo Roberto Di Martino, colui che cominciò l'investigazione nel 2010 sul calcioscommesse, parla così alla Gazzetta dello Sport nel giorno in cui inizia il processo e a pochi altri dalla sua pensione. "Sarebbe istruttivo seguire il processo sul calcioscommesse: ascoltare i silenzi, le amnesie, le giustificazioni fantasiose, i non ricordo e le varie scuse che di volta in volta i calciatori daranno nel dibattimento. Sarebbe istruttivo soprattutto per i tifosi, troppo spesso abbagliati da una fede e sempre pronti a difendere i loro beniamini anche quando le attività investigative dicono altro. Nonostante le confessioni, nonostante sia stato ampiamente dimostrato l’alterazione di numerose partite in tutte le Serie, sono in tanti a vivere con fastidio l’inchiesta che ha scoperchiato un mondo di malaffare e corruzioni. Forse avrebbero preferito tenere gli occhi chiusi, far finta di nulla. Suggerimento: oltre a guardare le partite, chi ha a cuore lo sport farebbe bene a informarsi anche su quello che accadrà nel processo di Cremona".

Pensa al rischio prescrizione?
"E’ possibile soprattutto per chi non è accusato del reato associativo. E siccome hanno patteggiato quasi tutti quelli in questa posizione, gli altri faranno il tifo per tempi dilatati. Questo processo ha bisogno di udienze serrate e ravvicinate, non basta farne una al mese. Solo io ho messo in lista 150 testimoni e vale la pena sentirli. Ma il processo sarà lo stesso utile".

Ma dopo tutte le inchieste le combine ci sono ancora?
"Sì, la criminalità mica ha paura degli arresti. Altrimenti non dovrebbe esserci più la mafia".

Le istituzioni sportive hanno dato il massimo per combattere il fenomeno?
"Un po’ mi hanno deluso, sono stati molto teneri. E poi ci sono alcuni istituti della giustizia sportiva, tipo l’omessa denuncia, che sono un invito all’omertà".

La Nazionale ha come sponsor un bookmaker…
"Non serve un magistrato per dare un giudizio su questa cosa…".

Un calcio pulito è possibile?
"Me lo auguro. Dipende dai calciatori: devono dire no alle proposte e denunciare chi le fa. Anche se fossero dei colleghi. E poi i tifosi devono aprire gli occhi: il processo di Cremona può essere più interessante di una partita".

Sezione: News / Data: Mar 06 dicembre 2016 alle 14:27 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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