Ai microfoni di milannews.it Christian Brocchi ripercorre le tappe del suo passaggio dall'Inter al Milan accomunandolo a quello di Matias Silvestre:

Christian Brocchi, Silvestre che passa dall'Inter al Milan è l'ultimo della lista che passa da una squadra all'altra di Milano. Ti capitò lo stesso nel 2001. Che ricordi hai?

"Per me fu un passaggio normale visto che tornavo al Milan dopo 10 anni di settore giovanile. Era come tornare a casa. E il Milan, come lo dimostrano le parole che dicono tutti i giocatori quando se ne vanno, è una famiglia. Come ti tratta bene quando vai lo fa quando ti accoglie. Ti fa inserire in breve tempo uno di loro".

Come Silvestre anche tu all'Inter hai vissuto un'esperienza negativa.

"Personalmente ebbi un'ernia del disco, qualcosa di serio che mi rese la stagione travagliata. Inoltre, quando le cose intorno alla squadra non vanno bene neanche i singoli riescono a esprimersi a livelli ottimali. Arrivai al Milan che era una realtà consolidata, con regole da seguire e uno spogliatoio che andava avanti da anni. L'inserimento fu semplice".

Ha davvero inciso il passaggio da una squadra media a una big?

"Io arrivai all'Inter dal Verona e il salto l'ho sofferto. Ma, ripeto, subii un infortunio grave ad agosto che mi tenne fermo 4-5 mesi. Quando tornai in campo la situazione era già compromessa. Diciamo che ci fu un mix di cose negative".

I tifosi non ti hanno mai rimproverato il passaggio da una sponda all'altra?

"No, mai. A Milano c'è abitudine a questi trasferimenti e a differenza di Roma, dove una cosa simile sarebbe esasperata, non succede nulla".

Cosa ti aspetti da Silvestre al Milan?

"Troverà un ambiente che lo aiuterà a ritrovare la fiducia persa in questa annata. Ha dimostrato negli anni di avere qualità e ciò che serve è ritrovare sicurezza".

Sezione: News / Data: Gio 01 agosto 2013 alle 22:00 / Fonte: milannews.it
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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