Branca alla DS: "Futuro? Lo annuncerà Moratti"

Il direttore dell’Area Tecnica nerazzurra, Marco Branca, è intervenuto ai microfoni della Domenica Sportiva sulle frequenze Rai, per fare le veci di Walter Mazzarri nel post-partita della sfida dell’Olimpico che ha visto i nerazzurri pareggiare 3-3 in inferiorità numerica contro il Torino.

Branca siamo qui per parlare di una contestazione integrale dell’arbitraggio?

No è una puntualizzazione. Si parla di sport e quindi non contestiamo ma puntualizziamo. E’ successo al 4’ ma poteva essere il 20’ non sarebbe cambiato. Semplicemente non c’erano gli estremi per penalizzare la squadra in quel modo con quella decisione che ci ha portato a spendere il doppio delle energie per tutta la partita. Successivamente possiamo dire che è stata una grande partita, sia del toro che nostra, e che siamo contenti della crescita, della mentalità della squadra e del lavoro dell’allenatore e, purtroppo, anche del carattere della squadra.

È un peccato che Mazzarri non sia qui a parlare…

Certo, probabilmente non ci fosse stata questa puntualizzazione non sportiva da fare il mister sarebbe stato qui a parlare di calcio.

Ma come mai non parla il mister?

Credo di rappresentare l’Inter anche io. Mazzarri non se la sentiva, perciò ne aveva il diritto.

Se non ci fosse stato il gol di Bellomo?

In realtà noi non abbiamo mai scelto di sottolineare gli episodi. Ne sono successe tante e questa volta abbiamo scelto di puntualizzare. Non è una questione di sentirci tutelati o meno, ci sentivamo semplicemente di dover sottolineare, puntualizzare, questo episodio che tra l’altro mette d’accordo anche tutti gli organi di stampa.

Io con Thohir?

Di tutta la trattativa si è occupato il mio presidente e, proprio per questo, se ci saranno delle cose nuove da dire le annuncerà direttamente lui.

Si poteva fare meglio nella gestione dell’inferiorità?

Tutte le mosse sono state fatte, secondo me, con la tempistica giusta. Il contraccolpo psicologico c’è stato ed è normale. Più in generale c’è stato un approccio non al massimo all’inizio della partita, ma poi la partita l’abbiamo fatta bene, ragionando nelle singole occasioni.