Intervistato da Maurizio Mosca, Roberto Boninsegna, ex attaccante di Inter e Juventus, ha parlato a tutto campo della stagione in corso, ma anche del suo passato e di singoli giocatori, a partire da Mario Balotelli: "Come va gestito Balotelli? Come tutti gli altri. Va tenuto con le redini. Ma lui deve imparare e rispettare le regole per non rovinare il suo bagaglio tecnico, che è enorme. In chi mi rivedo? In Milito. Anche lui, attaccante centrale, dà sempre un punto di riferimento alla squadra e garantisce profondità all'azione; lui, Eto'o e Gilardino sono i migliori attaccanti del campionato, a mio avviso. L'attaccante più forte del mondo? Ibrahimovic: forte, potente e geniale. Qual è la difesa più completa del campionato? Sicuramente quella dell'Inter quando possono giocare tutti i titolari. Contro quale difensore e quale portiere oggi si troverebbe più in difficoltà? Con Lucio perché è eccezionale nell'anticipo, fra i numeri uno metto alla pari Buffon e Julio Cesar. Il podio per lo scudetto? Inter prima, poi Juventus, infine Fiorentina. Champions? Ancora Inter, Barcellona, Real e una inglese con preferenza per il Chelsea.

Cosa faccio adesso? Osservatore per l'Inter in Italia e nelle partite internazionali. Il mio gol più bello? Quello segnato al Foggia con l'Inter nel '70-'71, l'anno dello scudetto nel quale divenni anche capocannoniere con 24 gol. Vincemmo 5 a 0. Corso lanciò Facchetti sulla sinistra, cross perfetto di Giacinto e io andai in cielo e con una mezza girata al volo fulminai il portiere mettendo la palla nel sette. Tutto lo stadio si alzò in piedi e l'arbitro, che era il romano Sardella, mi applaudì davanti a tutti e mi strinse la mano. Pensate cosa succederebbe se capitasse oggi una cosa del genere. Polemiche, sospetti, arbitro sotto inchiesta...", ha concluso 'Bonimba'.

Sezione: News / Data: Gio 08 ottobre 2009 alle 15:50 / Fonte: Sportmediaset
Autore: Fabrizio Romano
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