Enrico Bertolino, comico di fede nerazzurra, parla così a Sky Sport 24: "Calciatori e allenatori passano, la maglia resta. Sono dalla parte dell'Inter, sempre. L'esonero sotto Natale era inaspettato, sicuramente. Conosco molto bene Leonardo, è stata la prima persona ad aderire un progetto onlus in Brasile che avevamo imbastite. Lui sa cinque lingue, è un brasiliano aticipo molto concreto e poco di facciata. Ha avuto il coraggio di replicare a Berlusconi e l'ha pagata pure cara, certo l'Inter non è facile perché raccoglie l'eredità di Mourinho, però Benitez ha sbagliato a rilasciare quelle dichiarazioni, poteva farle nell'aereo... Serve il carisma nel calcio di oggi, in questa Inter non c'era spirito. Era un uomo di enorme professionalità, non urlava ed era molto serio, però la scelta è stata necessaria.

Il 4-2-fantasia di Leo? Servono gli elementi per fare il gioco, gli infortuni sono stati una barzelletta, tutti allo stesso posto anche i ragazzini. Poi guardate la sfida Barça-Rubin con la cantera in campo, correvano come libellule. L'Inter a Tottenham guardava gli avversari correre. Zenga? E' uno di noi, sarebbe capace di prendersi una colica per l'Inter. Però anche Mihajlovic poteva arrivare prima di Benitez. Perché gli interisti non riescono a festeggiare? Non ci annoiamo, prendiamo le Coppe e ce le sbattiamo in quel posto. Nel DNA c'è la vittoria".

Sezione: News / Data: Ven 24 dicembre 2010 alle 08:45
Autore: Fabrizio Romano
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