Dopo la conferenza, Rafa Benitez ha parlato anche ad Inter Channel subito dopo. Ecco le sue altre parole: "I tifosi devono chiamarmi Rafa. In famiglia anche mi chiamano tutti Rafa, quindi bene così". Sui giornalisti: "E' simile alla Spagna, è più o meno lo stesso: ci sono tanti giornalisti, ma dobbiamo imparare a lavorare con tutti perchè ognuno ha il suo lavoro". Come ha imparato, Rafa Benitez, l'italiano: "Sono venuto diverse volte in Italia, anche se per me adesso non è facile parlare italiano, tendo a parlare inglese ovviamente, ma adesso in uno o due mesi migliorerò". Come era Benitez da calciatore: "Ho giocato più o meno 10 anni con le giovanili del Real, però poi un infortunio mi fermò. Non ero di grande livello, ma ero bravino, e l'infortunio mi fermò".

"Arrigo Sacchi è stato un grande modello per me, guardavo le sue partite di Milan e Nazionale, ho un buon rapporto con lui. Per me è l'allenatore che ha cambiato il calcio. Quando uno come Sacchi parla bene di te, è bellissimo". Poi, ricorda quell'Inter-Valencia: "Mi ricordo, come no. Ne ricordo una con Toldo che fu espulso e Farinos in porta...". Su San Siro: "E' uno stadio speciale, importante. Qui quando venivamo con Valencia o Liverpool è sempre difficile, devi mostrare coraggio e personalità. E' sempre bello vincere qui, perchè se vinci in questo stadio si ricorderà per sempre". Qualche parola ai tifosi: "Devono sapere che stiamo lavorando bene, con la società. I giocatori devono sapere che manteniamo la mentalità vincente". Oggi entra nella famiglia Inter: "Sono emozionato, sono felice dall'inizio, dalla prima volta che ho incontrato il presidente che ama i tifosi. Anche a Liverpool era così, con i tifosi, una vera e propria famiglia. Adesso aspetto di avere la stessa relazione con i tifosi dell'Inter".

Un tifoso gli chiede la seconda stella, visto che ha due anni di contratto e siamo a 18 scudetti: "Sarebbe perfetto, per la società e per me". Poi, stuzzicato su Milan-Liverpool 3-3... "E' sempre importante vincere le partite contro una squadra un po' speciale per i tifosi, si ricorda meglio", dice Rafa sorridendo. Sul suo modo di giocare: "Ho visto l'anno scorso l'Inter che giocava con più moduli. Mi piace giocare con il 4-2-3-1, ma dipende da giocatori e partite. Eto'o e Pandev, ma anche Sneijder sono giocatori che hanno bisogno di libertà. Adesso i ragazzi sono al Mondiale, seguirò la rassegna e quando ritorneranno qua inizieremo a lavorare. Partiremo il 12 luglio, anche se spero per loro che vadano avanti". Un tifoso gli chiede la Coppa del Mondo: "Per me è molto importante, e le alte due Supercoppe sono obiettivi dell'inizio". Qualche parola sul suo rapporto con Branca: "Abbiamo un'ottima relazione, adesso giorno dopo giorno continuiamo a lavorare con lui e con la società".

Sezione: News / Data: Mar 15 giugno 2010 alle 12:45 / Fonte: FcInterNews.it
Autore: Fabrizio Romano
vedi letture
Print