Bellinazzo: "Ipocrita criticare la Superlega, nei fatti lo scenario è questo da dieci anni"

Marco Bellinazzo ha fatto il punto questa mattina riguardo a quanto sta accadendo con la Superlega. "Ci sarà una scossa tellurica che il calcio non aveva conosciuto finora ma che in qualche modo è frutto dei tempi. E' anche un po' ipocrita considerare la Superlega come il male assoluto, perché il calcio dei ricchi è già una realtà da una decina d'anni. Una decina di club hanno fatturati da 400 milioni in su, lo spazio per le sorprese è sempre minore. Il tema è capire come la Superlega possa redistribuire risorse e far sì che non ci sia la desertificazione in basso. Quel che è successo è che un nucleo forte di squadre vuole costituire una lega sulla scia del basket che vada a sovrapporsi alla Champions, non al campionato in cui tutte le squadre coinvolte vogliono giocare. Il campionato verrebbe però svalutate perché tutte le squadre si concentrerebbero sulle competizione europea. Oggi la Uefa aveva convocato alcuni giornalisti per presentare la nuova Champions League con 100 partite in più, ma nel formato economico non soddisfaceva chi vuole la Superlega. Ci sarebbe uno spazio per il merito nelle cinque squadre invitate per i criteri sportivi, in che modo non è ancora stato specificato".

Come spiega Bellinazzo, la questione economica è cruciale. "Attualmente i 3,2 miliardi del calcio europeo sono un terzo rispetto a quanto potrebbe produrre la Super Champions. Il modello è la NFL. Chi ha fondato la Superlega ritiene che essendoci tre miliardi e mezzo di appassionati di calcio nel mondo si potrebbe guadagnare molto di più. Sanzioni? Tecnicamente sono applicabili, non so se legate all'esclusione dalle coppe e se fatte anche dalle federazioni, dai campionati. Lo scenario è complesso, potrebbe portare a lunghe disquisizioni in tribunale. Fatto sta che queste squadre rappresentano più dei trequarti di appassionati del mondo. Sarebbe complicatissimo escluderli, anche dalle competizioni nazionali. Le parti si stanno preparando alle cause legali. L'Uefa parla di causa da 50-60 miliardi di dollari, d'altro canto i club della Superlega hanno già chiarito che sono pronti a difendersi in ogni sede. E' un momento molto critico. C'è incertezza anche sulle tempistiche. Il progetto Super Champions, che era un compromesso, doveva partire nel 2024. Questo nuovo dovrebbe partire prima possibile".

I nomi dietro al progetto, spiega ancora Bellinazzo, sono al top del mondo. "Dal punto di vista industriale a questo progetto sta lavorando JP Morgan da diversi mesi, sponsor e tv sono pronti a fiondarsi altrimenti non si spiegherebbero certi passi. Si è parlato di Dazn, di Vivendi. La piattaforma credo sia già pronta. Si va verso uno scontro tra il calcio dei ricchi e quello dei praticanti, del territorio. Mi aspettavo queste reazioni perché il progetto è andato avanti in maniera decisa, determinata. L'Uefa aveva già prospettato queste sanzioni da tempo. La possibilità di una trattativa politica è ridotta, per quanto sia stata evocata dai club della Superlega. Delle concessioni l'Uefa dovrà farle, forse anticipando il progetto della Super Champions ed evitando lo scisma. Il calendario? C'è chi parla di partenza ad agosto 2021, cosa che riterrei non possibile dati i tempi tecnici ma le accelerazioni di queste ore mi fanno pensare che la cosa è molto più avanti. Lo stesso Agnelli aveva smentito l'ipotesi Superlega, dicendo che si stava lavorando a progetti con l'Uefa. Lo scenario più probabile immagino possa essere la stagione 2022-2023, ma la velocità con cui stanno andando avanti le cose ci fa pensare che potrebbe accadere anche prima".

Anche Bellinazzo cita quanto accaduto in passato nel basket. "Abbiamo il precedente dell'Eurolega a cui rifarsi. Ci dice che le sanzioni minacciate dalla Federazione internazionale non sono state applicate, la Fiba ha ritenuto che probabilmente danneggerebbero degli atleti che hanno l'unico torto di essere sotto contratto con club che non fanno parte di competizioni Uefa e Fifa. Immaginiamo poi cosa possa essere una nazionale senza giocatori di certi club. Gli arbitri? Non sarebbero quelli ufficiali di Uefa e Fifa, ma anche lì ci sarebbe la corsa per accaparrarseli. Diventerebbero professionisti a tutti gli effetti. So che sembrano scenari un po' folli".

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