Nonostante l'ascesa di Mattia Perin, il titolare dell'Under-21 resta lui, Francesco Bardi. L'ex Primavera Inter ci tiene a puntualizzare, però, il concetto dell'amicizia tra lui e il numero 1 del Pescara. "Io con Mattia sono amico - racconta Bardi alla Gazzetta dello Sport -, è un ottimo portiere e questo clamore non mi dà fastidio. La cosa fondamentale per noi giovani è giocare e io, Mattia, Colombi e Leali lo stiamo facendo. Per quel che riguarda l’Under i fatti per ora dicono così. Sono in uno splendido gruppo dall’inizio, è una squadra che sento molto mia. Chiaro: vorrei giocare in Israele (Mangia ieri lo ha ufficialmente rassicurato, ndr). Sto dando il massimo, ma non mi esalto se faccio bene e non mi deprimo se sbaglio. Per un portiere la testa è fondamentale".

Lui è dell'Inter: quest'anno a Novara, l'anno scorso a Livorno. Ad Appiano credono in lui, ma occorre giocare. "Decisione giusta perché per un ragazzo della mia età conta solo una cosa: giocare. E’ l’unico modo per crescere e imparare. A Livorno ero a casa, è stato un onore vestire quella maglia. Ho fatto un altro anno vicino ai miei ai quali sono legatissimo. Sono figlio unico e devo tanto a loro se sono cresciuto bene. A Novara sto maturando. Imparo a stare fuori di casa. L’unica cosa è che il livello della B è un po’ calato. E l’obiettivo è arrivare in A". L’Inter intanto lo segue. "Credo di sì. Ho il contratto fino al 2015. Tengo il contatto soprattutto con l’addetto stampa Gigi Crippa. E resto tifoso". L’idolo? Zanetti. "Un personaggio unico. Da piccolo era Peruzzi. Tra i portieri Buffon è sempre stato il punto di riferimento e lo ritengo il migliore. Poi vengono Handanovic e Marchetti". Chiusura sui rigori: anche Bardi ha un suo modo: tanti video? "Io vado a istinto".

Sezione: News / Data: Mer 06 febbraio 2013 alle 09:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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