Mario, l’unico nero per cui in Italia il razzismo non vale. Siamo arrivati a un punto insopportabile di cori vergognosi.
Balotelli non ce la fa più. Esce perché è esausto non di correre, ma di ascoltare. Quello spicchio lo insulta a prescindere: viola, giallorosso, o di qualunque altro colore sia, l’obiettivo è Mario. Il razzismo che non c’era, c’è con lui, italiano e però nero.

Domenica sera c’erano Maicon, Felipe Melo, poi Rivas: neri anche loro, ma lasciati in pace. Balotelli no: dal primo minuto fino a quando è uscito non ha sentito altro che quel pezzetto di stadio dirgli di mangiare le banane, di non essere italiano perché negro, ha ascoltato i buhhh. Gli altri non si possono toccare, lui sì. Il ragazzo vuole che la Lega presieduta da Matarrese prenda decisioni forti e coraggiose, tutto può avere un limite.

 

Sezione: News / Data: Mar 17 marzo 2009 alle 15:22
Autore: Franco De Simone
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