Murillo, Miranda, Kondogbia e a breve Imbula. L'Inter si muove con decisione sul mercato e lo fa aggiungendo giocatori di livello alla propria rosa. Tra questi, spicca l'esborso per l'ex Monaco che inevitabilmente ha scatenato la gioia dei tifosi interisti. Ma oggi ci si chiede come l'Inter, alla luce dei limiti imposti dal Fair Play Finanziario, possa rimanere sui binari economici. Il punto arriva direttamente da Calcio & Finanza che, bilanci alla mano, fa delle previsioni.

BILANCIO INTER 2014/15

Prima di addentrarci nell’analisi dell’impatto del calciomercato 2015/16 sui conti del club nerazzurro è necessario soffermarsi sul bilancio Inter 2014/15. I conti dell’esercizio che chiuderà il prossimo 30 giugno non sono ancora stati approvati ma qualche considerazione preliminare è comunque possibile farla in base ai dati contenuti nel prospetto del bond da 350 milioni (che l’Inter non è però riuscita a collocare) e alle stime elaborate da C&F.

Secondo le stime del management, il bilancio Inter 2014/15 dovrebbe chiudere con ricavi per circa 197 milioni di euro. I costi, stimati da C&F, dovrebbero ammontare a 184 milioni (199 milioni circa nel 2013/14) così ripartiti: 112,64 milioni per il personale (116,23 milioni nel 2013/14) e 71 milioni alla voce altri costi operativi (83,16 milioni nel 2013/14).

Bilancio Inter 2014/15 – Il costo del personale

Secondo le stime di C&F, il monte ingaggi della prima squadra (tenuto conto dei calciatori usciti ed entrati nel mercato di gennaio) dovrebbe essere pari a 78 milioni, quello dello staff tecnico (considerato che Walter Mazzarri e i suoi collaboratori saranno ancora a libro paga fino al 30 giugno 2015) è stimato in 17 milioni (dovrebbe scendere a 10 milioni nel 2015/16). I premi di rendimento, vista la mancata qualificazione alle coppe europee, sono invece stati ipotizzati pari a zero. Il costo del personale non tesserato è invece stato lasciato invariato a 16 milioni (nonostante Thohir abbia portato in società nuovi importanti collaboratori).

Bilancio Inter 2014/15 – Margine operativo lordo (EBITDA)

La differenza tra ricavi e costi operativi (EBITDA al netto del player trading) dovrebbe pertanto essere positiva per 12,6 milioni. Considerato che nel calciomercato 2014/15 (sessione luglio-settembre e gennaio) l’Inter ha realizzato plusvalenze per 14,1 milioni, l’EBITDA compreso il player trading dovrebbe pertanto essere pari a 26,69 milioni: esattamente quanto indicato dall’Inter nel prospetto del bond.

Bilancio Inter 2014/15 – Gli ammortamenti

Secondo le stime di C&F nel bilancio Inter 2014/15 gli ammortamenti dovrebbero attestarsi a circa 57 milioni (66,68 milioni nel 2013/14). Di questi circa 31,57 milioni sono relativi ai diritti alle prestazioni sportive dei calciatori della prima squadra. I giocatori con l’ammortamento più elevato nel 2014/15 sono Handanovic (4,8 mln), Hernanes (4,4 mln), Kovacic (2,6 mln) e Icardi (2,4 mln).

Bilancio Inter 2014/15 – Il risultato netto

A fronte delle stime di C&F il risultato operativo (EBIT), dato dalla differenza tra EBITDA e ammortamenti e svalutazioni, dovrebbe essere dunque negativo per 31,16 milioni. Nel prospetto del bond l’Inter indicava di aspettarsi un risultato netto (quindi dopo il pagamento di oneri finanziari e tasse) di 43,9 milioni: il saldo tra interessi sul debito e imposte (non è detto che siano negative) dovrebbe pertanto essere pari a 12,74 milioni. Il prospetto del bond è stato pubblicato prima della sanzione da 6 milioni comminata dalla Uefa all’Inter per lo sforamento dei parametri del Fair Play Finanziario. E’ dunque possibile che la perdita possa essere più alta (vicina ai 50 milioni).

BILANCIO INTER 2015/16

E’ presto per fare una stima sul bilancio Inter 2015/16, ma si può comunque cominciare a ragionarne sulla base delle proiezioni sui ricavi indicate dal management nel prospetto del bond, delle operazioni di mercato realizzate lo scorso gennaio, ma i cui effetti si registreranno a partire dal prossimo esercizio, e di quelle già chiuse in questa primissima fase del calciomercato 2015/16.

Nel prospetto del bond l’Inter stima i ricavi della stagione 2015/16 a 189,2 milioni, prudenzialmente più bassi rispetto ai 197 milioni del 2014/15. A posteriori si tratta di una stima attendibile, considerato che nella prossima stagione l’Inter dovrà fare a meno dei 6,5 milioni incassati quest’anno grazie alla partecipazione all’Europa League (anche se di fatto compensati dalla multa di 6 milioni per la violazione del Fair Play Finanziario).

Bilancio Inter 2015/16 – Costo del personale e ammortamenti

Allo stato attuale, sulla base delle operazioni di mercato già effettuate, ma senza tenere conto di quelle che si realizzeranno, sia in entrata sia in uscita, nelle prossime settimane, il costo del personale stimato da C&F per il bilancio Inter 2015/16 dovrebbe essere pari a circa 120,11 milioni (112,64 milioni la stima per il 2014/15) così ripartito: 93,22 milioni per il monte ingaggi della prima squadra, 10 milioni per lo staff tecnico guidato da Roberto Mancini e 16,89 milioni per il personale non tesserato (in linea con il 2014/15).

Questa impennata del monte ingaggi (è bene ribadire che si tratta di un dato provvisorio che non tiene conto delle prossime operazioni di mercato) è legata al fatto che nel bilancio Inter 2015/16 il club dovrà spesare integralmente gli stipendi di Shaqiri, Santon e Brozovic, arrivati a gennaio e il cui ingaggio ha pesato sui conti del 2014/15 solo per 6 mensilità. Al lordo delle tasse si tratta di 4,9 milioni di euro in più. L’Inter risparmierà però i 3,2 milioni lordi pagati in 6 mesi a Podolski. L’aggravio, dunque, sarà solo di 1,7 milioni.

A questi si aggiungono però i maggiori esborsi legati al rinnovo di Icardi, il cui stipendio lordo passerà dai 2 milioni del 2014/15 agli 8 milioni circa del 2015/16, all’acquisto di Kongdogbia (8,5 milioni lordi secondo quanto indicato da Tuttosport), i 5,5 milioni di Miranda e gli 1,8 milioni di Murillo.

Il club risparmierà invece sugli ingaggi di Campagnaro (3,2 milioni lordi), Jonathan (2,4 lordi), oltre che sugli stipendi erogati fino a gennaio a Osvaldo, M’Vila e Bonazzoli (3,3 milioni lordi in tutto).

Senza considerare l’eventuale rinnovo di Ranocchia (ancora non ufficiale ma con presumibile ritocco di ingaggio) e operazioni in uscita ancora non realizzate il monte ingaggi dell’Inter dovrebbe dunque passare dai 78 milioni lordi del 2014/15 a 93,22 milioni nel 2015/16.

Gli ammortamenti, alla luce degli acquisti di Kondogbia e Murillo, dei riscatti di Shaqiri e Santon (Miranda e Brozovic sono in prestito nel 2015/16), dovrebbero aumentare di circa 10 milioni nel 2015/16 attestandosi a 67,83 milioni.

Sulla base di questi dati, riportati nella tabella precedente nella colonna 2015/16 HP1, è possibile stimare il fabbisogno finanziario di cui l’Inter avrebbe bisogno per cercare di ridurre la perdita centrando il target di -33,69 milioni indicato dal management nel prospetto del bond.

Secondo le stime di C&F per farlo il club nerazzurro dovrebbe lavorare sul costo del personale in modo da mantenerlo perlomeno invariato rispetto al 2014/15 e intervenire in modo importante nel mercato in uscita per cercare di realizzare plusvalenze per almeno 32,1 milioni, cercando così di mantenere invariato anche l’ammontare degli ammortamenti.

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Sezione: News / Data: Ven 26 giugno 2015 alle 18:26 / Fonte: C&F
Autore: Redazione FcInterNews.it
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