Oggi che Diego Milito è una vera star del nostro campionato, Alfredo Pedullà, giornalista sportivo, ricorda che l'state dello scorso anno, quando ancora l'argentino non era tornato a Genova, squadre del nostro campionato si rifiutarono di prenderlo a cifre decisamente inferiori rispetto al suo conclamato valore: "Estate 2008, che scandalo. Diego Milito farebbe di tutto e di più per tornare in Italia. Si taglierebbe l'ingaggio, metterebbe qualche clausola nel contratto, partirebbe a piedi da Saragozza dove la sua storia è ormai alla frutta. Valutazione: da dieci ai dodici milioni. Ora, è chiaro che quando ti offrono Milito a dieci-dodici milioni se non lo prendi (subito) significa che stai dormendo e che nessuno ti ha svegliato come avrebbe dovuto. Milito voleva la Juve, ma fu proposto al Napoli: arrivarono due no così secchi e così decisi che ancora oggi non riesco a farmene una ragione. All'ultimo secondo della sessione di mercato, anzi quasi fuori tempo massimo (ricordate il lancio del contratto con la porta dell'ufficio tesseramento ormai sbarrata?) la geniale idea fu di Preziosi. Oggi se Huntelaar vale 15, Milito vale 35. Si parla giustamente di quel delizioso interprete che è Eto'o, ma si trascura un po' troppo questo ragazzo che fa pentole e coperchi, che risolve qualsiasi problema, che gioca con e per la squadra, che soltanto Diego Maradona può decidere di mandare in tribuna o in panchina. Se nell'estate del 2008 qualcuno non fosse stato miope, la storia di Milito avrebbe avuto un altro epilogo. I meriti del Genoa crescono a dismisura, quelli dei presunti esperti di mercato che avevano avuto Milito su un piatto d'argento scendono abbondantemente sotto lo zero. Io avrei preso Milito, soprattutto a quelle condizioni, anche se avessi avuto quattro attaccanti bravissimi e ai massimi livelli di competitività. Intanto, viene esaltata l'Inter che ha contenuto il Barcellona, dicono che non avrebbe potuto fare di più, che sono stati limitati i danni. Sarà vero, ma mi permetto di ricordare che non si vince la Champions, in ogni caso non si fa troppa strada, limitando i danni. L'Inter deve cambiare marcia, altrimenti non si arriva oltre gli ottavi. Il tempo c'è, importante non sprecarlo.
 

Sezione: News / Data: Mer 23 settembre 2009 alle 11:19 / Fonte: Tmw
Autore: Fabio Costantino
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