"So quanto ero forte, so che facevo cose importanti in campo. Non mi rendevo conto all’inizio di essere in Italia, all’Inter. Ricordo che osservavo tutti nello spogliatoio, da Seedorf a Materazzi. Ricordo anche che Ronaldo mi ha accolto benissimo, addirittura a casa sua. Vivevo in albergo, poi lui mi ha chiesto se volessi trasferirmi da lui: fu bellissimo". A raccontarlo, in un'intervista esclusiva a Dazn, è l'Imperatore Adriano, che ricorda i momenti trascorsi all'Inter: "A livello sportivo ho vissuto uno spogliatoio di fenomeni - dice il brasiliano -. A livello di vita, Zanetti è stato un esempio, sempre accanto a me specie quando è morto mio padre. Il presidente Moratti, poi, mi ha aiutato tanto, è stato un secondo padre. Lo ringrazierò per sempre per tutto quello che lui e la sua famiglia hanno fatto per me in quegli anni: ogni volta che parlo di lui mi emoziono".

Nell’album dei ricordi ci sono alcune partite impossibile da cancellare. Come Inter-Udinese a San Siro nel 2004/2005: "Ho preso palla a metà campo e segnato scartando tutti. Mi ricordo tutto benissimo. Pensavo a correre e andare a far gol: sapevo di avere forza e velocità. È stato bellissimo". 

Poi il derby del 2009 vinto grazie anche a un suo gol di mano: "Sì, è vero segnai di mano, ma non apposta. Ho fatto un gol alla Maradona, quindi...".

Passando alla stretta attualità, Adriano parla così di Icardi: "Il capitano è un grande giocatore ed è ancora molto giovane. Io e lui in campo insieme? Io credo che saremmo proprio una coppia stupenda".

Chiosa sulla sua situazione personale: "Adesso sto bene, sto a Rio con la mia famiglia e i miei amici. Vivo una vita normalissima. Non mi sono ritirato, ho solo scelto di prendermi una pausa. Se ci sarà l’ opportunità di tornare a giocare, ci sarò, ma solo in Brasile: non voglio più stare lontano dai miei tre figli".

Sezione: News / Data: Lun 24 dicembre 2018 alle 08:40
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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