Una buona direzione di gara nel complesso quella di Russo di Nola, che forse lascia correre un po' troppo in alcune situazioni sorvolando su contrasti a volte duri, ma applicando comunque lo stesso metro da ambo le parti e sempre nei limiti del regolamento. Venendo alle macro occasioni, cominciamo dal 10', quando Ljajic sigla il gol dell'1-0: l'azione parte da una protesta di Gilardino che sosteneva di essere stato toccato duro da D'Ambrosio, l'attaccante resta a terra dolorante, l'arbitro lascia correre, Medel recupera palla e lancia l'azione del vantaggio. Ma come si diceva all'inizio, il contrato tra i due seppur duro sembra regolare e bene fa Russo a lasciar correre (difatti non ci sono proteste da parte rosanero se non quella di Gilardino al momento del contatto).

Al 16' contrasto a centrocampo Kondogbia-Maresca, entrambi restano a terra ma l'arbitro assegna punizione al Palermo: decisione giusta perché è il nerazzurro a piombare per primo sull'avversario interrompendone la corsa. Al 19' Icardi resta a terra in area colpito alla testa, in verità l'attaccante prima va testa contro testa con un difensore, fortunatamente senza conseguenze per entrambe, e poi cadendo incoccia il gomito di Gonzalez. Colpo molto doloroso ma assolutamente fortuito, anche se giustamente per precauzione l'arbitro interrompe il gioco per socorrere l'argentino. Al 29' proteste rosanero per una chiusura troppo vigorosa su Vazquez che se ne stava andando in contropede: poteva starci il fallo di ostruzione.

Nel secondo tempo ancora proteste del Palermo al 7' per un fallo di Miranda su Chochev, anche qui il metro di giudizio è largo e Russo non interviene, ma il fallo poteva essere fischiato. Infine al 20' ennesimo contrasto Gilardino-D'Ambrosio, gamba contro gamba, ha la peggio Gilardino che resta a terra dolorante ma il fallo non c'è e l'arbitro giustamente lascia correre. Corretta nel complesso la gestione dei cartellini e le segnalazioni di fuorigioco dei due assistenti. Buona prova nel complesso di tutta la terna.

Sezione: Moviola / Data: Lun 07 marzo 2016 alle 00:14
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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