Calvarese segue la via del buon senso, poche le sbavature

Direzione di gara sufficiente per Calvarese e i suoi assistenti, solo piccole sbavature ma nulla che possa lasciare il segno su una partita arbitrata bene. Il primo episodio degno di nota cade al 4' minuto: Masina aggancia Eder che se ne stava andando sull'out di destro, giusto il fallo ma poteva starci anche il primo giallo dell'incontro. Al 32' Medel devia in porta un buon cross ma colpisce Perisic sulla sua traiettoria e la palla termina fuori, l'arbitro assegna un rinvio dal fondo al Bologna concedendo il vantaggio visto che Perisic era in posizione di fuorigioco al momento del tocco. Al 35' gran tiro di Ljajic da fuori area, sfera che colpisce la base del palo e termine fuori, il rimbalzo sembra suggerire un tocco di Mirante e quindi un calcio d'angolo ma la moviola chiarisce che il portiere non tocca e quindi giusta la decisione di Calvarese di concedere una semplice rimessa al Bologna.

Al 43' scintille a gioco fermo tra Diawara e Ljajic, vola qualche colpo proibito tra i due poi Diawara accentua l'accaduto e si butta a terra: l'arbitro saggiamente redarguisce verbalmente i due senza prendere provvedimenti disciplinari, anche se poteva starci il doppio giallo. Nella ripresa pochi episodi degni di nota: al 28' è regolare la posizione di Perisic nell'azione del gol, il portiere e un difensore sulla linea lo tenevano ampiamente in gioco. Infine al 90' sul gol dell'1-2 del Bologna Juan Jesus si lascia sfuggire Rizzo in fascia e con un gesto di stizza tenta di colpirlo da tergo, per fortuna senza riuscirci, poteva starci il cartellino, in realtà applicabile anche solo per il tentativo di colpire l'avversario, ma Calvarese ancora una volta preferisce la strada del buon senso concedendo ai felsinei il vantaggio e quindi la rete. Giusti i gialli a Medel, che due volte lo manda a quel Paese, e a Palacio (che gli costerà la squalifica) che si sacrifica per inetrrompere una ripartenza del Bologna al 94'.