Intervenuto in sala stampa al termine del pari odierno contro l'Inter, il tecnico della Fiorentina Delio Rossi si dice deluso dal risultato ottenuto: "Alla luce della partita sono due punti persi, poi molte volte decidono gli episodi e anche oggi sono stati a sfavore. Mi dispiace per il rigore, Ljajic ha avuto il coraggio di batterlo e mi spiace per lui perché l'ha calciato bene, è stato bravo Julio Cesar. Mi ha dato fastidio piuttosto che dopo ha smesso di giocare. E anche per il rigore (ride, ndr). Al di là di chi ha giocato, oggi abbiamo giocato con uno spirito di squadra. Ci sono stati degli errori, se avessimo giocato sempre con questo spirito non ci troveremmo in questa posizione in classifica. I giovani? Ho visto quest'anno che molti giocatori in casa partivano con molta apprensione, quindi ho provato a inserire qualche ragazzo. Li ho messi dentro perché li ho visti con più verve rispetto agli altri. Montolivo e Gamberini? Non erano al meglio, ma hanno dato disponibilità a sedersi in panchina. Il rigore? Ho chiesto anche l'espulsione, che avrebbe potuto chiudere la partita. Adesso stiamo parlando di episodi, come il rigore di Parma ecc.: ci sono annate che gira in una maniera, ma secondo me con il giusto spirito se ne viene fuori. L'assenza di Jovetic? Ieri l'avevo provato, dalla panchina mi avrebbe fatto comodo. Adesso è presto per dire se recupera per mercoledì. Tutti con me hanno giocato titolari, non ho pregiudizi nei confronti di nessuno: penso che questo sia sinonimo di onestà intellettuale, non guardare in faccia nessuno, se si è giovani o anziani. Ho sempre dato la possibilità a tutti".

A domanda di FcInterNews.it su un possibile rammarico dettato dall'assenza di Amauri e Jovetic, Rossi replica: "Il bello del calcio è che non c'è la controprova, ma posso assicurare che i ragazzi che hanno giocato hanno dato il massimo. Chiaro che mi avrebbero fatto comodo ma, ripeto, nel calcio non possiamo avere la controprova. Cerci? Io da lui mi aspetto sempre di più. Se oggi dicessi che mi è piaciuto, lui domani mi darebbe meno. Questo è un periodo particolare della mia carriera, ho preso una squadra in corsa, ci ho messo la faccia, a me non mi ha regalato niente nessuno, ho allenato in C e ho vinto, ho allenato in B e ho vinto, sono arrivato in A. Mi dispiace essere messo in discussione, per la famiglia Della Valle, purtroppo si rischia di buttare quello che si è costruito".

Sezione: L'avversario / Data: Dom 22 aprile 2012 alle 15:19 / Fonte: dall'inviato all'Artemio Franchi
Autore: Daniele Alfieri
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