Pioli in conferenza: "Mi aspettavo i 4 attaccanti dell'Inter"

Serata positiva oltre le più rosee aspettative per Stefano Pioli, che si presenta in sala conferenze al 'Meazza' per rispondere alle domande dei giornalisti presenti, tra i quali l'inviato di FcInterNews.it:

Può essere la svolta?
"Lo sapremo solo vivendo. Partita importante, sapevamo di dover fare un'ottima prestazione e sono soddisfatto. Affrontiamo il nostro futuro con più convinzione, finora ci è mancata la continuità e dobbiamo trovarla per migliorare questa classifica".

Biglia e Milinkovic-Savic più arretrati, perché?
"La posizione di Biglia dipende dal numero di attaccanti avversari. Milinkovic l'ho preferito a Cataldi per la fisicità, mi aspettavo un'Inter fisica e tosta e abbiamo risposto pallone su pallone. Milinkovic aveva problemi fisici, è stata una provapositiva. Peccato per l'espulsione".

Dove ha vinto la Lazio?
"L'ha vinta perché è rimasta concentrata 95 minuti, sapevamo che l'Inter sarebbe tornata e siamo rimasti dentro con grande spirito e dedizione. Soddisfatto per il carattere e la volontà. Noi scendiamo in campo per dare il massimo di noi stessi".

Avete giocato senza paura, ha lavorato sul piano psicologico?
"Ho detto alla squadra che era una grande occasione, da affrontare per quelli che sono i nostri principi. Affrontare la migliore significava dover sfornare la grande prestazione. La squadra ci crede, i giocatori stanno soffrendo la situazione e sono contento che possano godersi feste serene".

Voi eravate sempre uno in più a centrocampo. Avete difficoltà quando l'Inter si è riequilibrata?
"Ero sicuro che l'Inter avrebbe giocato con quattro attaccanti, Mancini sapeva delle nostre difficoltà in difesa. So che però cambia spessissimo e noi eravamo pronti ad affrontare due o tre mediani, ci siamo adattati a una squadra importante come l'Inter".

La partita di stasera è la rivincita di Natale dopo il 2-2 dell'anno scorso?
"Nello spogliatoio ho detto alla squadra che ero contento di essere in vantaggio solo di un gol. Tre punti che ci danno fiducia ma dobbiamo insistere e lavorare, possiamo fare di più".