Gianluca Petrachi, direttore sportivo del Torino, analizza i temi della partita contro l'Inter ai microfoni di Premium Sport

Torino che vuole togliersi qualche soddisfazione?
"Più che altro dobbiamo tornare a essere il Torino. Abbiamo fatto un grande girone d'andata, nel ritorno abbiamo perso smalto e brillantezza oltre alla rabbia agonistica. Mi auguro che da questa settimana si possa rivedere quel Toro, al di là delle problematiche".

La clausola per Belotti poteva essere più alta? Avete sentito qualcuno?
"Sapevamo che non era una follia quella clausola, era un'intuizione di Cairo. Belotti è un giocatore che deve ancora fare quella crescita importante e il Torino è l'ambiente giusto. Poi se qualcuno dovesse pagare la clausola saremmo obbligati a lasciarlo andare, ma noi siamo contenti di averlo".

Ancora un anno in granata?
"Penso sia il giusto percorso, ma negli ultimi tempi c'è un mercato dopato. All'estero spendono come niente tanti milioni, quando trovi un attaccante così, un giocatore completo che segna e gioca per la squadra, fa gruppo, è umile come non ce ne sono tantissimi, si può pensare che possa fare bene come sta facendo noi".

Avete preso gli stessi gol del Crotone, interverrete sulla linea difensiva?
"Questa squadra gioca per aggredire gli avversari secondo la mentalità del tecnico, anche se poi rischi qualcosa dietro. Cercheremo di stare attenti e prendere giocatori che sposino l'idea di Mihajlovic. Resta il fatto che nel momento di maggior calo Rossettini e Castan li abbiamo persi due mesi, poi anche una squadra come il Sassuolo, come ha perso 3-4 certezze, si è ritrovato in lotta salvezza. I giocatori importanti sono difficili da sostituire, spero di poter rendere questa rosa più importante".

Come mai il Torino ha mollato nel ritorno?
"Se si analizzano bene le cose, qualcosa abbiamo perso, forse anche la sana cattiveria e la voglia di stupire. Credo che la chiave di lettura arrivi dal pari col Milan, se segna Ljajic andiamo 3-0. Pareggiare quella gara ha tolto certezze, non abbiamo fatto primi tempi come quello ed è venuta la paura di sbagliare. Nemmeno noi siamo stati bravi a rimotivare nel modo giusto il gruppo. Comunque, il Toro sta facendo un buon campionato che potrebbe diventare buonissimo con qualche vittoria importante. Ma va fatto mea culpa per qualcosa che è sfuggito".

Sezione: L'avversario / Data: Sab 18 marzo 2017 alle 17:37
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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