Ovviamente amareggiato Rino Gattuso nel post gara del San Paolo dopo il ko interno con l'Inter. "Penso sia stata la miglior partita della mia gestione, non è un caso se non si vince qui in casa da ottobre. Ma la squadra è viva, sa giocare a calcio, ma non riusciamo a dare continuità - dice il tecnico azzurro a Sky -. La classifica non va guardata, bisogna continuare così. Luperto out? Non volevamo rischiarlo, siamo contati. E comunque Di Lorenzo ha fatto bene”.

Qual è il reparto dove bisogna crescere?
"Dobbiamo essere più puliti quando partiamo dal basso. E poi c'è da giocare da squadra, oggi nel primo tempo ci siamo fatti infinocchiare troppe volte".

Soddisfatto del centrocampo?
"A livello di qualità sì, non di movimenti. Potevamo scivolare meglio e abbiamo lasciato libera la zona centrale. Fabian Ruiz fa fatica a coprire campo, anche se ha grande qualità. Anche Zielinski deve muoversi meglio quando non abbiamo la palla".

Non avete rischiato troppo giocando uomo contro uomo contro Lautaro e Lukaku?
"Ci mancava lo schermo, ci hanno imbucato, l'avevamo preparata in maniera diversa. Nel secondo tempo abbiamo fatto un po' meglio".

Allan più avanzato nella ripresa?
"In realtà era troppo alto più nella prima frazione. Nella ripresa ci siamo anche messi a due con Zielinski".

Bene i due esterni offensivi, specialmente Insigne. C'è il rammarico per qualche scelta errata in zona gol?
"Non solo, ripeto: tre gol ce li siamo fatti da soli. È un dato di fatto. Non è facile adesso giocare al San Paolo, questa squadra non è abituata a lavorare in queste condizioni. Non è un caso vedere questi errori. Ma bisogna metterci qualcosa in più, bisogna annusare il pericolo. Magari controllerò anche i tacchetti visto che scivolano spesso...".

Lobotka potrebbe essere utile?
"Parlatene con Giuntoli, ma il problema non è solo quello del vertice basso. Lo stiamo cercando, vediamo chi arriverà. Ma ci sono pensieri più importanti in questo momento".

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Sezione: L'avversario / Data: Lun 06 gennaio 2020 alle 23:06 / Fonte: SkySport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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