Se si parla di Lecce e Inter non si può non pensare a Francesco Moriero. Proprio in vista del match del "Via del Mare" di domenica, il tecnico del Lugano parla del suo amato Lecce e della situazione in classifica, lanciando un messaggio chiaro a tutti i tifosi.

Domenica si sfideranno le due squadre più amate da Moriero. Il Lecce ce la può fare?

"Il Lecce ce la deve fare! Il segnale mandato da Cosmi alla squadra e all'ambiente è quello di non guardare contro chi si gioca, ma cercare di fare quanti più punti possibili. Sono punti fondamentali che, se arrivano, valgono doppio perché conquistati contro una grande squadra affamata di punti. La classifica dice che per salvarsi il Lecce deve disputare un gran girone di ritorno, partendo da una vittoria sul proprio terreno di gioco".

Abbiamo letto il suo sfogo nell'occasione della gara della Juve. Secondo lei si potrebbe ripetere quella triste situazione domenica?

"Mi auguro veramente di no! All'Inter voglio bene, ma mi sta troppo a cuore la salvezza del Lecce. Mi auguro che i tifosi abbiano capito il mio sfogo, il Lecce ha bisogno del dodicesimo uomo in campo e bisogna fare quadrato attorno alla squadra. L'obiettivo comune è di restare in Serie A, i ragazzi hanno bisogno del sostegno del pubblico per cui bisogna dimenticare tutte le polemiche e si deve tornare allo stadio. Il 'Via del Mare' deve ritornare ad essere quello stadio che ha sempre fatto la differenza. Il mio messaggio è proprio questo: torniamo allo stadio con le bandiere giallorosse e far sentire la carica ai ragazzi".

La squadra è stata spesso rimproverata - specie in avvio di stagione - di scarso attaccamento alla maglia. In questo senso, quanto sarebbe stato utile Moriero sulla panchina giallorossa?

"Sono discorsi che per ora non si possono fare. Io non credo mai che un giocatore abbia un distaccamento dalla maglia. Il Lecce è una squadra giovane, talentuosa ma inesperta. Nell'ultimo periodo però il gruppo sta crescendo, ha bisogno di una vittoria importante e quella di domenica può essere l'occasione giusta. Io non so se allenerò mai il Lecce, sarebbe un sogno, ma non solo di Moriero. Credo che chiunque voglia allenare la squadra della propria città. Ora il Lecce ha un ottimo allenatore che trasmette la giusta carica. Poi staremo a vedere quello che succederà, è normale che sia un sogno".

A proposito di attaccamento ai colori di una squadra. Ancora ci si ricorda di un Lecce-Inter 1-5, dove lei fece un passaggio a Ganz pur di non segnare. Ci racconti le sensazioni di quell'occasione.

"Ricordo tutte le partite giocate contro il Lecce. Per me sono state sempre partite strane, ho sempre avuto i colori giallorossi come una seconda pelle, ogni partita era un dolore. Quel giorno ricordo che si vinceva con un bel scarto e quando arrivai di fronte al portiere mi bloccai e decisi di fare il passaggio. Per me era come fare un autogol, ecco era questa la sensazione".

Un pronostico per la gara...

"Ripeto, sarà una partita difficile tra due squadre che hanno bisogno di punti. L'Inter non gioca benissimo ma ha giocatori che possono fare la differenza. Il cuore mi dice che vincerà il Lecce, forse mi sbaglio ma se il Lecce sarà quello visto ultimamente potrà fare risultato".

Sezione: L'avversario / Data: Ven 27 gennaio 2012 alle 22:42 / Fonte: SalentoSport.net
Autore: Alberto Casavecchia
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