E' amareggiato per l'esito rocambolesco del match Pasquale Marino, tecnico del Genoa. Che a FcInterNews prova a spiegare quale può essere il problema della difesa così ballerina: "Credo che oggi abbiamo commesso qualche ingenuità di troppo, abbiamo iniziato creando qualche palla gol poi abbiamo commesso qualche errore evitabile contro l'Inter. Abbiamo regalato un tempo a una squadra come l'Inter, poi diventa tutto più difficile". Ma nella ripresa il suo 4-2-4 aveva comunque cambiato il volto della squadra: "Il problema è stato sempre quello di mettere gli uomini giusti in campo. A San Siro siamo venuti con Biondini più un giocatore offensivo come Belluschi e quattro attaccanti. Poteva sembrare una scelta presuntuosa perché mancava filtro e poi si è sofferto. Poi, quando la partita sembrava compromessa, abbiamo tentato il tutto per tutto e abbiamo reagito, questa è la nota positiva".

Marino prosegue: "Noi abbiamo nelle mani il nostro futuro, se giochiamo come nei secondi 45 minuti ci tiriamo fuori; se sbagliamo come nel primo tempo soffriremo. Dobbiamo mettere questa cattiveria nelle partite che mancano. Ora stiamo recuperando giocatori, e ci sono i presupposti per fare molto meglio dei sei punti che garantiscono la salvezza. Le disattenzioni ci hanno penalizzato, poi è inutile parlare di sistemi quando prendi gol da calcio piazzato. Abbiamo cambiato spesso per questo motivo, per gli infortuni che ci hanno privato di giocatori che avrebbero fatto crescere la competizione all'interno del gruppo. Ma ora non è più tempo per gli alibi, dobbiamo mantenere la mentalità del secondo tempo". Sull'Inter: "Con giocatori di qualità come Zarate e Milito hanno avuto vita facile coi spazi larghi concessi. Ha dilagato dopo le nostre ingenuità approfittando degli spazi".

Sul ruolo di Palacio: "L'ho messo esterno per dare ampiezza alla manovra, dovevamo giocare così". Preziosi ha bocciato Veloso: "Sono stato un po' sfortunato, perché l'ho avuto pochissimo. E quando si sta troppo tempo fuori poi si ha bisogno di tempo per recuperare. E lui sta facendo fatica. Si vede che non è il Veloso che conosciamo tutti, lui è uno che detta i ritmi, che dà le geometrie. Poi quando sbaglia bisogna avere sempre equilibrio, perché serve recuperarli tutti. E comunque non solo Veloso ha perso la partita". Marino si sente in discussione ora? "Noi lo siamo sempre, poi se non si vince per tanto tempo diventa complicato. A noi serve una vittoria e un po' d'ansia arriva perché poi vogliamo strafare. Le ultime partite però siamo rimasti progressivamente in partita, un passo avanti fuori casa c'è stato, ma la vittoria manca". 

 

Sezione: L'avversario / Data: Dom 01 aprile 2012 alle 18:06 / Fonte: Dall'inviato a San Siro
Autore: Christian Liotta
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