Il nome di Ylber Ramadani è stato accostato di recente anche all'Inter e sicuramente la stagione dell'albanese è finora stata di ottimo livello nel Lecce di D'Aversa, prossimo avversario dell'Inter. Il 27enne giallorosso ha parlato alla Gazzetta dello Sport a pochi giorni dal match del Meazza.

Perché, nonostante abbia 27 anni, lei l’Europa l’ha già girata abbastanza: Kosovo, Albania, Danimarca, Ungheria e «finalmente» l’Italia.
"Non è finita: sono nato in Germania, poi sono tornato in Kosovo. Non potevamo permettercelo. In casa avevamo problemi economici, ma io volevo solo giocare a calcio. Papà voleva che lavorassi con lui a vendere angurie e frutta nei mercati. Ma dopo che mi ha visto giocare la prima partita mi ha detto “vai, gioca a calcio”. Ho cominciato a girare e lo step più importante è stato il passaggio in Scozia all’Aberdeen, lì il livello era decisamente più alto rispetto a Danimarca e Ungheria e mi sono guadagnato Nazionale e Italia".

Sabato sfida l’amico Asllani. Il suo Lecce contro l’Inter imprendibile.
"La squadra più forte. Che, peraltro, vive un gran momento. Con Kristjan in Nazionale abbiamo un rito: al mattino prendiamo sempre un caffè insieme. Sabato scambieremo le maglie".

Il Lecce può giocarsela?
"Deve. Il nostro punto forte è che siamo una squadra. Siamo uniti. Se il gruppo è funzionale fai risultato e nel nostro spogliatoio si ride e si scherza".

Sezione: L'avversario / Data: Gio 21 dicembre 2023 alle 20:26 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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