Alla vigilia della trasferta di San Siro, Marco Giampaolo, tecnico della Sampdoria, parla in conferenza stampa per inquadrare il match contro l'Inter: "Le critiche sono giusta e vanno accettate. Anche perché arrivate dopo una sconfitta non preventivabile, che ci ha fatto male. Va però messa da parte per ripartire con rinnovato entusiasmo. Bisogna saperle accettare come si accettano gli elogi. Fa parte del mestiere di calciatore e allenatore. Le critiche non devono scalfire la tua autostima o condizionarti. Fa parte della maturità e della crescita di chi fa questo lavoro. La squadra ha l'obbligo di prepararsi per la gara successiva, come quella di domani, in maniera seria e responsabile. Lo sconto sulla delusione va fatto nei primi giorni, lo capisco, ma poi si riparte. Io mi aspetto dalla squadra una partita giusta".

Come pensa possa vivere le critiche Icardi?
"Ho risposto poco fa. Sono tutte cose che non devono condizionare il mestiere del calciatore. Sono assolutamente sicuro che al calciatore, come individuo, non gli interessa di cosa succede intorno. Il calciatore è focalizzato sulla performance. Quando ci sono decisioni forti, da parte del club o allenatore o chicchessia, il livello di prestazione si alza sempre. Questo indipendentemente da Icardi perché non guardo in casa di altri. In linea generale il calciatore non si fa condizionare da questi aspetti. Può farsi condizionare da una prestazione negativa ma non da ciò che succede intorno".

Che Inter si aspetta?
"L'Inter è una squadra forte, ha dei numeri statistici importanti. Ha un motore fisico importante, ogni tanto si prende qualche licenza ma è una squadra costruita per competere con le più forti. Questo non deve assolutamente condizionare la prova della Samp che ha l'obbligo di riscattarsi nel risultato perché la sconfitta di domenica scorsa non è stata figlia di un atteggiamento sbagliato o perché abbiamo sottovalutato l'avversario, ma è stata sbagliata la partita sul piano tecnico e delle scelte e su questo si deve riscattare".

Come ha visto i suoi ragazzi?
"La squadra l'ho vista molto male nei primi giorni della settimana poi via via sempre meglio e l'ho riconosciuto da ieri. Evidentemente queste sconfitte non pesano sull'animo e sul cuore del tifoso ma anche sui calciatori. Segno che aveva lasciato più di qualche scoria. Il salto di qualità consiste nel 'fregarsene' che non significa essere irresponsabili. Significa avere la forza per ripartire. Mi aspetto una squadra sbarazzina, vispa, senza tarli. Una squadra che non guarda in faccia l'avversario seppur di grande valore ma che vada a giocare la sua partita".

Come sta Barreto?
"Stamattina l'ho visto correre, spero di recuperarlo. In più abbiamo qualche acciaccato ma i convocati li daremo nel tardo pomeriggio".

L'astinenza da gol di Quagliarella.
"Quando in squadra hai un goleador che per un gran numero di partite è andato a segno consecutivamente e poi non segna, poni l'indice su questo dato. Bisogna essere più equilibrati. Fabio non ha fatto gol, li farà un altro. Non possiamo vivere sui gol di Quagliarella. Il problema non è quello ma se una sconfitta apre una voragine più grande di quella che è".

A scelte tecniche errate a cosa si riferisce?
"Mi riferisco ad un posizionamento fatto meglio ad un altro, ad un passaggio, ad uno smarcamento mi riferisco non a scelte tecniche di formazione ma all'aspetto tecnico del gioco".

Le condizioni di Colley?
"La lista dei convocati la daremo nel tardo pomeriggio perché siamo ancora alla verifica delle condizioni ultime di alcuni giocatori".

Calo di febbraio?
"Questa è una cosa che infastidisce. Per quanto mi riguarda, ma penso anche i calciatori, è una cosa che infastidisce. Nel mio primo anno alla Samp ho fatto più punti nel girone di ritorno rispetto a quello di andata, l'anno successivo il contrario. Se poi si parla del calo di febbraio rischia di diventare un ritornello a cui tutti si adeguano. La sfida da vincere è superare questi luoghi comuni. Rispetto al girone di andata siamo a quota -3 punti. Bisogna arrivare a maggio, lì vedremo cosa la squadra e l'allenatore avranno saputo fare e poi la società farà le sue valutazioni. Questo refrain è stancante e spero che i calciatori non gli vadano dietro".

Domani saranno 100 partite in A con la Samp.
"Siamo in regola con le disposizioni di Governo: ho raggiunto quota 100, mi daranno la pensione (ride ndr)".

All'andata, dopo aver tenuto testa, arrivo una sconfitta al 94'. Agonisticamente ci sarà voglia di rivincita.
"All'andata facemmo una grande partita, perdemmo alla fine al cospetto di una grande Inter. La rivincita non è rispetto a quella gara ma all'ultima. Il riscatto è tecnico, di orgoglio, non rispetto alla gara giocata quattro mesi fa".

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Sezione: L'avversario / Data: Sab 16 febbraio 2019 alle 13:24 / Fonte: TMW
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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