Un passato all'Inter ed un presente più sulle copertine dei giornali di gossip che in campo (come sempre nella sua storia), ma per Fabio Galante, difensore del Livorno, la sfida contro i nerazzurri di domani sarà comunque emozionante e delicatissima, ed ecco come la descrive: "Loro hanno già molte partite nelle gambe - spiega il centrale difensivo, alla sesta stagione in amaranto - e sono attesi da una partita decisiva in Champions League, quindi inconsapevolmente potrebbero pensare soprattutto a quella e noi dobbiamo approfittarne". Galante però non nasconde le difficoltà di questa sfida: "Anche se giocheranno coloro che giocano meno - spiega il difensore - per noi sarà durissima. L'Inter è una squadra piena di campioni. E i campioni vanno in campo per vincere tutte le partite". Per il difensore amaranto sono ancora vivi i ricordi delle tre stagioni trascorse in nerazzurro. "Nonostante siano passati ormai undici anni da allora - confessa - ho ancora ottimi rapporti con Moratti e sono tifoso dell'Inter, spero che possa vincere lo scudetto anche quest'anno. Ma anche noi dobbiamo vincere il nostro, quello della salvezza. E allora siamo pronti a fare il tifo per loro da mercoledì in poi, ma domenica non faremo sconti". Il difensore livornese spera di giocare contro la sua ex squadra e non rinuncia a un pizzico di veleno nei confronti di Ruotolo, l'allenatore esonerato dieci giorni fa per fare posto a Cosmi. "Con il nuovo tecnico ho trovato subito grande spazio - dice Galante - mentre con Ruotolo non è stato così. Peccato per lui, avrei potuto dargli una mano. Domenica spero di giocare, ma chiunque di noi vorrebbe essere in campo contro l'Inter". E poi elogia il carisma del nuovo tecnico. "Ha saputo restituire grinta e carattere alla squadra - conclude Galante - e soprattutto ci ha restituito il 3-5-2, un modulo che è nel nostro Dna. Abbiamo recuperato convinzioni perdute e dimostrato che possiamo vincere con chiunque. L'Inter è avvisata".

Sezione: L'avversario / Data: Ven 30 ottobre 2009 alle 21:15 / Fonte: TMW
Autore: Fabrizio Romano
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