Edin Dzeko, alla vigila della sfida con l'Inter, parla in esclusiva alla Gazzetta dello Sport. Il bosniaco, tra l'altro, è un ex scudiero di Mancini: insieme hanno vinto la Premier al City.

Dzeko, da ragazzo era un simpatizzante del Milan: per lei allora sarà un po’ un derby. 
"Non esageriamo. Il mio idolo era Shevchenko e per questo seguivo il Milan, ma l’Inter è un avversario da battere come qualsiasi altro. Ciò che conta e fare bene e io, dopo l’infortunio al ginocchio, sono tornato al 100% anche se ho bisogno di ritrovare il ritmo partita". 

Qual è la rivale più pericolosa per lo scudetto? 
"Quest’anno non ci sono favorite. Ci siamo noi, l’Inter, il Napoli, la Fiorentina e anche la Juve. È sempre una grande squadra e si riprenderà". 

Adesso chi teme di più tra Napoli e Inter? 
"Il Napoli gioca molto bene. Con un campione come Higuain davanti, se non avrà infortuni è la più pericolosa. Lui e Pjanic adesso sono i più decisivi della Serie A. L’Inter però ha una rosa più lunga e quindi più soluzioni di emergenza". 

Qual è il cannoniere che teme di più in Italia? 
"Ci sono tanti a livello top, ma Higuain è il migliore. Anche Icardi e Kalinic sono molto forti, anche Eder. Una cosa è certa: segnare in Italia è più difficile, fare 30 gol altrove non è la stessa cosa". 

Che ricordo ha di Roberto Mancini? 
"È stata la persona che mi ha portato al City dalla Germania per giocare ai massimi livelli. Abbiamo vinto e passato dei momenti belli. Qualche volta non ho giocato, mi arrabbiavo e lui lo sapeva, ma lui non faceva mai differenze ed è giusto così. In Inghilterra a volte mi chiamavano “Super-Sub” perché entrando in corsa segnavo, non mi piaceva, però non è vero che sono stato felice quando è andato via. Ha fatto grandi risultati, che vorrei ripetere con Garcia. Pellegrini? Nessun problema con lui, poi non ho avuto grandi chance e così ho capito che il rapporto non aveva futuro".

Mancini l’ha mai contattata per averla all’Inter? 
"Sì, è stato prima della fine della stagione, ma non se n’è fatto nulla e ora sto bene qui".

Da chi le piacerebbe essere allenato un giorno? 
"Da Mourinho". 

Domani chi toglierebbe ai nerazzurri? 
"Va bene se ne tolgo un paio? Jovetic, perché è un grande giocatore, e Icardi. Stevan è un fenomeno, sono felice che stia bene e gli auguro il meglio, ma a partire dalla partita successiva". 




 

Sezione: L'avversario / Data: Ven 30 ottobre 2015 alle 09:58 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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