Al termine della partita persa contro l'Inter, il tecnico del Parma Roberto Donadoni in conferenza stampa esterna le proprie sensazioni per questo nuovo ko dei suoi ragazzi: "Rimpianti per la sconfitta? Non servono a nulla, servono le cose concrete. Era un'occasione, è stata un'occasione sciupata, al di là del gol subito ingenuamente ci vuole una convinzione diversa. Facciamo fatica ad avere quella determinazione che abbiamo avuto nel girone di andata, pur avendo anche delle situazioni pericolose. Ma a questo va aggiunta anche la voglia di concretizzare, altrimenti vivi con qualche paura e paghi al primo errore. Questa è la fotografia del nostro momento, nel quale siamo coinvolti tutti".

Che effetto le ha fatto essere accostato alla panchina dell'Inter? "Io penso solo al Parma, mi concentro solo sul Parma. Non voglio dare motivazioni su ciò che dicono altri su di me". Su Jonathan, suo ex giocatore, e sul rendimento delle ultime partite: "E' un ottimo giocatore che purtroppo all'Inter paga una concorrenza importante". FcInterNews.it gli chiede quanto rammarico o rabbia c'è per le ultime prestazioni deludenti: "Le parole non servono a niente, ci vuole convinzione per tornare quelli che si era prima. A volte c'è questa forma di apatia inconscia che deriva dall'accontentarsi di una situazione, che non porta i frutti che merita perché poi vieni castigato. Non dobbiamo ragionare da individualisti ma con la coscienza che il collettivo ha fatto la differenza nel girone d'andata, pensare da individui non porta a nulla e denota dei limiti".

Il Parma gioca in maniera offensiva ma prende tanti gol: quanto pesa la salvezza ormai raggiunta? "Noi durante la settimana facciamo un certo tipo di lavoro che porta determinate scelte, poi l'espressione di uno piuttosto che dell'altro porta a discutere. Ma io ho sempre giocato in maniera offensiva, il mio giudizio è fatto con grande serenità senza pensare troppo all'avversario, mi interessa che la squadra dia tutta se stessa, in questo momento ci provano ma non concretizano". Sul cambio di Belfodil: "Con Biabiany ho voluto cercare più intensità, è stata una scelta tecnica. Volevo cercare più profondità per creare problemi all'Inter, ma lui non stava facendo male. Coda? Era in debito, era un po' affaticato". In conclusione Donadoni afferma: "Fino alla fine farò le mie scelte, farò poi delle considerazioni per il futuro. Cercheremo di fare qualche risultato perché la classifica non è ancora sufficiente, cercheremo di farla".

Sezione: L'avversario / Data: Dom 21 aprile 2013 alle 15:18
Autore: Christian Liotta
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