“Forse in questo momento non c'è quella determinazione feroce che serve per spostare l'ago della bilancia da una parte piuttosto che da un'altra. Succede poi che anche negli episodi non siamo premiati. Serve spirito di sacrificio, perché il campionato non è assolutamente finito. E se pensiamo che questo possa bastare, ci sbagliamo: magari arriveremo a Palermo con l'acqua alla gola. Uno spreco visto quello che abbiam fatto nel girone d'andata”. Così Roberto Donadoni a Sky dopo Inter-Parma.

“Appagamento? Dà enormemente fastidio sentire questo genere di discorsi, anche se la realtà dice proprio questo. Fare mea culpa e fare di più di quanto si sta facendo. Non è abbastanza bisogna rimettersi a pensare come si faceva tre mesi fa. Ci vorrebbe dare un'ambizione personale, per dare qualcosa in più da te stesso. Ma non parliamo di Europa League: cerco di inculcare questa mentalità, non ce la sto facendo. E paghiamo dazio”.

Le parate di Handanovic? “Sì, una considerazione che ci dà un po' di morale in più. Non sono disfattista, sia chiaro. Abbiamo giocato alla pari, ma non c'è stata la giusta convinzione di fare gol al di là delle parate di Handanovic. Quando non ci provi, quando ritieni che sia sufficiente, allora sbagli. Gli attaccanti? Abbiamo tutta una serie di situazioni che non ci hanno aiutato, ma questi han fatto bene nel girone d'andata con quell oche c'era. Non è un discorso di attaccanti, ma globale. Il singolo ti può risolvere a volte la partita, ma noi non siamo fatti così”.

Sezione: L'avversario / Data: Dom 21 aprile 2013 alle 14:51 / Fonte: Sky
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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