L'Atalanta va visita all'Inter a San Siro. Trasferta particolare per Gian Piero Gasperini, tecnico della Dea con un passato nella Milano nerazzurra, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la squadra di Antonio Conte: "L'Inter punta sicuramente allo scudetto, anche se all'inizio non erano previsti risultati così positivi - dice il Gasp -. Sicuramente è merito di Conte, con tanti punti merita di diritto di competere. Ha acquisito molta più credibilità, sono tutti convinti che possa essere una squadra competitiva. Vogliamo finire un girone d'andata positivo, andremo a giocare sul campo della prima in classifica. Vale molto per la credibilità nostra, per capire quanto siamo vicini o lontani".

La differenza tra le due squadre è dovuta dal cinismo?
"Per quanto può sembrare siamo due squadre diverse, è difficile fare un parallelo sulle partite. Non è che ci posizioniamo sui 90 punti a campionato, ci sono 11 punti di differenza e ci sono. L'Inter, la Lazio e la Juve hanno vinto quel tipo di partite. Noi dobbiamo essere soddisfatti di quello che abbiamo fatto, poi può succedere di tutto nella partita secca. Il nostro obiettivo è quello di migliorarci, anche con l'Inter".

Le assenze dell'Inter?
"Possono sopperire tranquillamente, hanno un paio di squalificati ma non mi sembra un'emergenza".

I due 5-0 possono diventare un problema?
"Non è questo il punto, giochiamo ogni partita che è diversa. Anche la prossima che giocheremo con la Spal, ogni partita è a sé. Noi dobbiamo pensare alla nostra classifica. La difficoltà della partita è molto alta, l'Inter è una squadra forte".

Due difese solide ma diverse.
"Da diverse settimane siamo diventati più solidi. Ci capitava di prendere gol strani, era evidente che bisognava migliorare la fase difensiva. Ha preso meno gol, ma ne ha segnati anche tanti. Tutte e due le fasi sono importanti. È diversa l'interpretazione".

Il fascino è dovuto anche a questi due modi diversi di interpretare il calcio?
"Anche gli avversari dell'Inter sperano in noi, è abbastanza tipico questo. Tutti sperano che quelle davanti possano avere qualche intoppo, ma fino ad adesso sono state della macchine che non hanno mai fallito. Anche la Lazio, stanno giocando tutte e tre in modo distanziato per il campionato. Noi pensiamo al nostro campionato, non dobbiamo fare un favore a chi insegue".

Come si vince?
"Bisogna vedere come si sviluppa la partita. È chiaro che anche loro prepareranno la partita in base alle nostre caratteristiche. Dipende da loro, ma anche da come ci esprimiamo noi. Dobbiamo cercare di avere qualche alternativa durante la gara".

Zapata può partire dal 1'? E su Caldara?
"Su Caldara non posso dire niente, senza ufficialità non dico nulla. Zapata è guarito, è già entrato. Sotto l'aspetto fisico è recuperato, bisogna inserirlo nuovamente. Adesso abbiamo tre partite in 9 giorni".

Un ritorno diverso a San Siro?
"Abbiamo fatto tre partite di Champions, sono state tre buone partite. Giochi su un campo su cui ha giocato spesso, può essere un aspetto positivo. Giocheremo fuori casa dove ci saranno 70.000 persone, di sicuro abbiamo un buon ricordo (ride, ndr).

Ci sono similitudini con l'Inter?
"Fa parte dell'evoluzione di gioco, siamo completamente diversi a parte la difesa a tre. Ma anche in questo modo ci sono interpretazioni diverse".

Ha visto il Valencia con il Real Madrid?
"L'ho vista pochissimo, anzi ho guardato molto l'Inter. Sarà una squadra diversa, ci penseremo dopo".

È un problema vincere le partite in contropiede?
"Visto la confidenza che ho con Antonio volevo dire che temo il contropiede dell'Inter. Ha portato la Juventus dal settimo posto al successo del campionato, facciamo così: se fa gol in contropiede non vale (ride, ndr). Il calcio è bellissimo, la cosa più importante nel calcio è il risultato".

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Sezione: L'avversario / Data: Ven 10 gennaio 2020 alle 13:54 / Fonte: TMW
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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