Ospite al 'Festival dello Sport' di Trento, Walter Zenga si è soffermato con i cronisti per parlare di temi soprattutto legati alla 'sua' Inter: "Quello che stanno facendo, lo stanno facendo bene, sono in linea con i programmi e con gli inserimenti dei giocatori che hanno preso. Per il futuro ci sono le persone adatte per parlare".

Ti piace Onana?
"Tutto ciò che fa parte del futuro è un qualcosa che non abbiamo ancora nelle nostre mani. Se gli addetti al mercato dell'Inter hanno pensato a lui, l'avranno ritenuto in possesso di quei parametri che deve avere un portiere dell'Inter. Io resto sul presente, che si chiama Handanovic, e nelle ultime partite ha dimostrato di essere un grande portiere".

Perché non viene data nessuna possibilità a Radu?
"Perché scelte non di campo? Quando giocavo all'Inter c'erano giocatori che non giocavano mai... Se hai uno come Handanovic davanti, è difficile tu possa essere preso in considerazione".

La speranza è di tornare all'Inter da allenatore?
"Nella vita niente ti viene dato per diritto, io ho scelto un percorso per arrivare ad allenare i nerazzurri. Evidentemente la mia capacità non è stata valutata sufficiente dai dirigenti, ma io continuo la mia carriera. Ho l'affetto della gente anche dopo tanti anni dal mio ritiro".

Lo scudetto dei Record.
"C'era complicità in squadra. Ho giocato 473 partite nella squadra che amo e ne avrei volute giocare ancora, quell'anno fu particolare ma come tutti gli altri anni vissuti in nerazzurro".

Similitudini tra l'Inter di oggi e la tua?
"Non ce ne sono, sono tempi diversi".
Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 09 ottobre 2021 alle 11:45
Autore: Mattia Zangari
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