Lungo intervento di Walter Zenga Radio Anch'io Lo Sport. "L'Uomo Ragno" ha toccato tanti punti di discussione tra Inter, campionato e personale futuro nel mondo del calcio. "A volte bastano un risultato o due per cambiare il corso di una stagione - spiega l'allenatore ed ex portiere -. Con il Tottenham sembrava tutto negativo fino a 5' dalla fine, poi sono bastati due gol per ridare entusiasmo. A Genova l'Inter ha fatto bene nel secondo tempo, ora con la Fiorentina la partita è complicata perché i viola giocano bene. Bisogna avere pazienza, certo è che con il mercato che ha fatto l'Inter deve stare nelle prime tre posizioni".

Un più ampio riferimento alle differenze tra il calcio in cui ha giocato e quello attuale, portano Zenga a prendere come esempio quanto accaduto martedì scorso in Champions. "Sono cambiate tante cose, la partita non è mai finita anche se sei 2-0 a 5' dalla fine. Puoi rimontare con un corner o un'azione particolare: Icardi col Tottenham ha segnato perché si è trovato a metà campo dopo un fallo. Si parla anche di mentalità ma il termine è usato spesso in maniera errata. Dipende tanto dai principi che l'allenatore dà. Squadre che difendono moltissimo prima o poi il gol lo beccano, magari alla fine quando l'avversario mette qualità in campo. Se puoi mettere Keita e Perisic nel secondo tempo ti baci i gomiti e vinci la partita". 

Immancabile un riferimento a un suo possibile ritorno nella Milano nerazzurra. "Con l'Inter ho un rapporto viscerale - dice -. Sono stato in Curva, ho fatto le giovanili, ci sono stato 22 anni. Ringrazio tutti per la stima ma l'Inter ha Spalletti, che è un allenatore molto bravo. Spero di tornare presto In Italia perché il calcio mi manca. Sarei rimasto molto volentieri a Crotone, tifo per loro e spero tornino al più presto in Serie A. Se accetterei la Serie B? Di fronte al progetto serio se ne può parlare. Non si dice mai di no. Si prova però a guardare lontano, non a contratti di 5-6 mesi".

Senza peli sulla lingua, Zenga espone la sua teoria anche sul caso Modric, telenovela estiva del mercato nerazzurro. "Bisogna vedere quanto fosse vero che Modric voleva venire all'Inter, perché non c'è mai stata una trattativa col Real. Spalletti sta cercando di risolvere la questione a centrocampo con Brozovic, che sta facendo molto bene. E' giusto insistere su questa strada. Spero che l'arrivo di Ronaldo sia quello che ci riporta ai tempi in cui arrivavano in Italia i Matthaus, Gullit e Platini. La Juventus è ripartita forte, ma ha avuto un calendario più abbordabile del Napoli. Ora iniziano gli scontri diretti, ma i punti servono per dare autostima".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 24 settembre 2018 alle 10:00
Autore: Mattia Todisco
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