Direttamente da una serata benefica in quel di Milano, il capitano nerazzurro Javier Zanetti parla della stretta attualità legata all'Inter ai microfoni di Sky Sport 24. Come sempre, presente la sua fondazione Pupi quando c'è da fare opere di bene: "In questa serata importante è un piacere esserci. La Fundaciòn Pupi è sempre presente". L'intervista verte subito però sulla tematica nerazzurra: "Nonostante tutte le difficoltà di questo periodo, con tanti uomini importanti fuori, abbiamo vinto due partite clou e vogliamo continuare. Ora c'è la Lazio che sta facendo molto bene, però a Roma vogliamo fare una grande gara. Pensiamo soltanto al match contro i biancocelesti perché non vogliamo perdere terreno, poi penseremo al Mondiale per Club che è il termine di un'annata magnifica. Lì a Dubai sentiremo molto caldo - prosegue Zanetti - non ci prepariamo adesso perché andiamo a Roma, però ci muoveremo cinque giorni prima proprio per abituarci alla temperatura e preparare al meglio le partite".

L'impressionante prestazione del Barcellona contro il Real Madrid, valsa il 5-0 finale, non ha stupito particolarmente il capitano: "Il Barça? Ha dimostrato di essere grandissimo come si sapeva, noi facemmo due partite molto importanti contro di loro. Capimmo tutto nelle due partite nel girone, lì fu la chiave di volta: comprendemmo che dovevamo fare molto di più per farli fuori dal torneo, e così ce l'abbiamo fatta. Per Mourinho mi è dispiaciuto, però non si giudica il lavoro di un tecnico in 90 minuti. Quella nostra vittoria contro il Barcellona è stato merito di tutti quanti, anche di José ma di noi giocatori, della società, dei tifosi: servono tutte le componenti per un risultato simile". Adesso però il tecnico si chiama Rafael Benitez, e il senatore Zanetti gli fa respirare fiducia: "Il gruppo è tutto con Benitez, l'obiettivo è far bene per l'Inter e adesso possiamo fare tanto. Con tanti recuperi cambierà la situazione. Però è inutile confrontare Rafa con Mourinho, sono due allenatori completamente diversi".

Conclusione dedicata al Milan ed alla questione sciopero dei calciatori: "Il Milan non mi ha impressionato, merita la sua classifica perché ha tanti campioni. Però dipenderà dal nostro cammino, se riusciremo a riprenderlo al meglio tutto è possibile. Lo sciopero dei calciatori? Se si è arrivati fin qui è perché manca l'accordo, speriamo che più avanti possa cambiare qualcosa", termina l'eterno numero 4 nerazzurro.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 01 dicembre 2010 alle 21:55
Autore: Fabrizio Romano
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