"Una vittoria importante in una partita storicamente molto sentita". Javier Zanetti torna a parlare di Juventus-Inter e lo fa ai microfoni di Radio Rai. Il capitano nerazzurro spiega l'andamento del match e, soprattutto, il post. "Siamo consapevoli di aver superato un esame fondamentale, ma da oggi pensiamo a Belgrado. L'Inter attuale è un mix importante tra giovani e meno giovani, ma, soprattuto, è un vero gruppo. Vogliamo tornare protagonisti e credo che l'unità sia l'aspetto più importante per raggiungere traguardi importanti".

Quale rapporto c'è con Stramaccioni? "Un rapporto prima di tutto di rispetto. Ha tre anni in meno, vero, ma ci sono i presupposti per far bene perché l'età non c'entra nulla. Contano le idee che uno ha. Se mi sento un fratello maggiore del nostro tecnico? L'Inter ha le idee molto chiare e quando è stato scelto il mister, lui si è presentato con grandissima umiltà. Si è creato un gruppo per lavorare con serenità, che supporta il mister. Il primo punto deve essere il bene dell'Inter: solo così possiamo tornare protagonisti".

Che sensazioni si hanno nell'aver espugnato lo Juventus Stadium? "La Juventus meritava di essere imbattuta perché ha dimostrato di essere superiore nell'ultimo anno. In estate ha cambiato poco, mentre noi parecchio. Per questo dico che è stata un'impresa vincere lì, ma ora testa a giovedì".

Ma come fa Zanetti a rimanere sempre tra i migliori nonostante l'età? "Essere professionisti è fonadmanetale. Mi rendo conto dell'età che ho, certamente mi devo curare di più rispetto a prima. Ma l'approccio giusto al proprio mestiere è il punto fondamentale per fare bene".

Si torna poi su Stramaccioni: Moratti ha chiesto un parere al capitano nel momento dell'assunzione? "Io e il presidente parliamo sempre, condividiamo tante cose. Quando mi è stato comunicato dell'arrivo di Strama, come capitano della squadra mi sono subito messo a disposizione per fare il meglio dell'Inter e mettere lo spogliatoio nelle giuste condizioni".

Infine, capitolo errori arbtirali, Moratti ha accusato Tagliavento di aver sbagliato "sapendo di sbagliare": Zanetti è d'accordo? "Tutti hanno visto quello che è successo. Anche noi abbiamo protestato per la mancata espulsione di Lichtsteiner. Ma ora non possiamo tornare indietro, guardiamo avanti e speriamo non succedano più queste cose. L'unica maniera di rispondere è rimanere concentrati sulla partita: sapevamo di poter recuperare, avendo ancora un tempo a disposizione. E poi anche nella prima frazione abbiamo fatto il nostro lavoro. Sul gol loro non mi ero accorto del fuorigioco, ma sul fallo da rosso sì. Poi nel'intevallo ci han comunicato pure dell'offside di Asamoah".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 05 novembre 2012 alle 10:00 / Fonte: Radio Rai
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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