Wanda Nara racconta a Grazia la sua scelta di dire sì al 'Grande Fratello Vip' e non mancano riferimento calcistici. "Vorrei farmi conoscere soprattutto dalle donne. Purtroppo sono vista da tutti come la moglie-manager del calciatore Mauro Icardi, talvolta additata come pazza, addirittura la rovina della sua carriera - dice -. Anche se poi così non è stato, visto che certe decisioni impopolari, alla fine, mi hanno dato ragione".

"Qual è la mia dote? L'intuizione - ammette la moglie-manager dell'ex centravanti nerazzurro -. Due mesi fa tutta Italia diceva che stavo rovinando mio marito, che doveva andare al Napoli o alla Juventus. Ma io sentivo una frase dentro di me, un sesto senso che tutte noi donne abbiamo: 'Mauro deve andare via'. Se fosse rimasto in una squadra italiana, la nostra vita sarebbe stata più facile, ma ho pensato solo al suo bene, non a quello della famiglia". 

Poi un aneddoto del passato. "Mauro aveva un procuratore di cui si fidava ciecamente e da quale è stato deluso, era un secondo padre per lui. Un giorno, al momento di comprare un appartamento, scopre che i soldi del suo più grande sponsor non erano disponibili perché erano andati al manager: gli aveva fatto firmare un contratto in inglese in cui Mauro cedeva a lui tutti i suoi diritti d'immagine. Mio marito era in crisi, non si fidava più di nessuno, voleva smettere di giocare".

"Amo viaggiare. Ora, però ci sono gli impegni e non posso - spiega Wanda Nara -. Tutti credono che io stia con Mauro per i suoi soldi, ma io ero già ricca e famosa quando ci siamo conosciuti. E lo ero perché ho lottato per diventarlo. Mi sento la ragazza con la valigia. Quando è partito per Parigi era un giovedì, abbiamo passato il fine settimana insieme, poi il lunedì mi sono svegliata a Milano e ho realizzato che ero sola con cinque figli. Non è stato facile".

Sezione: Copertina / Data: Gio 02 gennaio 2020 alle 12:50 / Fonte: Grazia
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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