Bisogna ammetterlo: è stata una trattativa che ha fatto sudare un po' tutti i tifosi nerazzurri, oltre alla dirigenza, tanto quanto il caldo di questo mese d'agosto. Ma alla fine, la maglia numero 10 dell'Inter ha trovato il suo nuovo proprietario: l'aveva indossata per qualche giorno Zlatan Ibrahimovic, prima del suo passaggio al Barcellona, ma da oggi, con ogni probabilità, la maglia che fu di Adriano, Baggio e del primo Ronaldo diventa quella di Wesley Benjamin Sneijder, 25 anni, olandese, che sbarca in Italia dopo due stagioni al Real Madrid. E' lui, il nazionale "oranje" cresciuto in un vivaio eccezionale come quello dell'Ajax, l'uomo individuato dall'Inter per risolvere la grana del trequartista, quell'elemento di fantasia tanto acclamato da José Mourinho per parecchio tempo per completare il suo mosaico.

Così come un altro grande tulipano che in Italia ha scritto la storia del calcio quale Marco Van Basten, Wesley Sneijder nasce a Utrecht il 9 giugno del 1984, e cresce, appunto, nelle giovanili dell'Ajax. Proprio nella squadra dei lancieri farà il suo esordio da professionista nel 2002, contro l'Excelsior. Nasce come centrocampista centrale, Sneijder, e subito fa parlare di sè per la sua dote innata nel tirare i calci piazzati: siano essi corner o punizioni, col destro così come col sinistro il giocatore è sempre capace di disegnare traiettorie micidiali. Con la maglia dell'Ajax in cinque stagioni conquisterà una Eredivisie, due Coppe d'Olanda e tre Supercoppe. Nel 2004, verrà eletto talento nazionale dell'anno.

Nell'agosto 2007, Sneijder viene ingaggiato, per 27 milioni di Euro, dal Real Madrid, andando così a rimpinguare la folta colonia di olandesi presenti nell'organico delle "merengues" che contava già giocatori come Van Nistelrooy, Drenthe e Robben. Indossa il numero 23 liberato da Beckham e parte davvero col botto, realizzando ben tre reti nelle prime due giornate della Liga, una all'Atletico e due al Villareal. Complessivamente realizzerà nove reti in 30 partite, tutte decisive per la conquista del titolo da parte della squadra all'epoca agli ordini di Schuster. La stagione 2008-2009 parte male, però, per lui, per via di un infortunio rimediato in uno scontro con Diaby nell'amichevole estiva contro l'Arsenal. Rientrerà a ottobre, ma nel complesso sarà protagonista, così come tutto il Real, di un'annata davvero sottotono: appena due reti in 22 presenze nella Liga per lui, nessuna in Champions su 4 gare.

Poi, arriva l'estate di Florentino Perez, della campagna acquisti multimilionaria, degli arrivi delle superstelle Kakà, Cristiano Ronaldo, Benzema, che però hanno l'effetto inevitabile di far retrocedere Sneijder nelle gerarchie delle nuove "merengues" di Manuel Pellegrini. Nonostante ciò, il Real sulle prime tentenna, dimostrandosi più intenzionato a trattenere l'olandese, inserendo altri giocatori nella lista dei partenti. Poi, però, pressati anche dal sempre più crescente interessamento dell'Inter, che sfocia in un accordo tra le parti, i dirigenti si rendono conto che per lui non c'è più spazio, e una sera di agosto, prima dell'amichevole col Borussia Dortmund, il dg Valdano va addirittura a dirglielo personalmente: "Per noi sei dell'Inter, qui non hai più spazio". Lui, anche se deluso dal comportamento dei dirigenti, prova a resistere, facendo a più riprese intendere di voler rimanere in Spagna. Ma nell'ultima amichevole giocata col Real Madrid, quella contro la Real Sociedad, si capisce che il feeling ormai è svanito: segna un gol magistrale su punizione e non esulta, accennando solo a un timido sorriso su sollecitazione del connazionale Drenthe.

Tra lui e l'Inter nasce un tira-e-molla un po' sfiancante, che però si è concluso felicemente proprio nelle ultime ore: Sneijder accetta definitivamente il trasferimento in nerazzurro, e da oggi si appresta ad affrontare una nuova sfida per la sua carriera, anche in prospettiva Mondiale 2010. Lo vedremo nel derby? Chissà, quello che è certo e che l'arrivo di Sneijder da finalmente all'Inter quel quid di fantasia e dinamismo in attacco che a questa squadra serviva davvero tanto. Intanto diciamo forte: Welkom, Wesley!

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 26 agosto 2009 alle 21:55
Autore: Christian Liotta
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