Due assenze rilevanti, una delle quali particolarmente pesante: nell'affrontare la capolista Roma di Rudi Garcia, Walter Mazzarri si è ritrovato a dover fare a meno di due pedine importanti per i suoi equilibri tattici. La storia è nota: Hugo Armando Campagnaro e Jonathan alla fine hanno dovuto alzare bandiera bianca, pur avendo fino all'ultimo il tecnico di San Vincenzo sperato di poterli recuperare, soprattutto il difensore argentino, alla fine il dolore ha avuto la meglio e per entrambi niente match contro Francesco Totti e compagni. Un esame, quello contro i giallorossi, da affrontare con questo handicap non irrilevante, perché entrambi sin qui avevano fatto cose davvero importanti trascinando la squadra in questo ottimo inizio di stagione. 

In modo particolare, l'assenza di Campagnaro, l'uomo che è riuscito a ridare alla difesa nerazzurra l'equilibrio perduto, è di quelle che pesano molto; la sua esperienza e il suo peso specifico all'interno della retroguardia interista sarebbero state indubbiamente fondamentali per contrastare il brioso e sempre pericoloso attacco capitolino, il migliore del campionato coi suoi interpreti Gervinho, Totti, Alessandro Florenzi, e all'occorrenza anche Adem Ljajic. Ma spiacerà anche privarsi dell'esterno brasiliano, del quale tutti hanno avuto modo di apprezzare i progressi strabilianti di questo inizio di campionato, nel quale Johnny ha dimostrato di essere uno dei migliori interpreti degli schemi tattici del nuovo allenatore nerazzurro.

Ma Walter Mazzarri non è di certo tipo da piangere sul latte versato, anzi le contromosse tattiche sono state già studiate per bene. Non si esclude una clamorosa svolta alla difesa a quattro, con albero di Natale che prevede Mateo Kovacic e Ricardo Alvarez alle spalle di Rodrigo Palacio, ma è anche vero che il tecnico basa il proprio calcio su principi solidi e quindi almeno inizialmente rimane privilegiato l'impiego del 3-5-1-1, con due sostituti pronti a giocarsi la loro prima, vera, grande occasione di questa stagione: dopo le prestazioni di Trieste contro il Cagliari, infatti, è probabile la conferma di Rolando e Alvaro Pereira, chiamati ad esibirsi per la prima volta di fronte al pubblico amico contro un avversario tosto come la Roma.

Sarà una possibilità che, qualora dovesse essere effettivamente loro accordata, entrambi dovranno cogliere al meglio: il portoghese, sfortunato protagonista del pareggio contro i sardi, aveva prima dell'episodio della deviazione sul tiro di Radja Nainggolan mostrato una discreta dose di sicurezza, anche se adesso dovrà assorbire l'impatto con il pubblico del Meazza e soprattutto quello contro un attacco molto dinamico e dedito agli inserimenti come quello giallorosso. Ancora più importante, se vogliamo, sarà questa gara per il Palito: lui che nonostante l'impegno solo raramente ha reso per quelle che sono le sue possibilità e che mai è entrato davvero nel cuore dei tifosi, anzi su di lui si sono sentite critiche a tratti forse esagerate. Di sicuro per lui questa partita sarà ancora più sentita, perché rincorre l'obiettivo di cancellare i mugugni e trasformarli in applausi: Ricky Alvarez e Jonathan ci sono riusciti, Fredy Guarin è convinto di farlo, adesso tocca a lui...

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 05 ottobre 2013 alle 16:55
Autore: Christian Liotta
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