Archiviata la sfida contro il Siena, con una vittoria di forza e carattere, per l'Inter di Stramaccioni arriva adesso un avversario più che ostico: si tratta dell'Udinese di Guidolin, grande rivelazione che con giovani inizialmente sconosciuti è riuscita a mantenere gli standard della scorsa stagione. Sarà una sfida importante, forse decisiva per i nerazzurri per ciò che concerne l'obiettivo terzo posto, valido per la prossima Champions League. I friulani giocano con un consolidato 3-5-1-1, con Di Natale unica punta supportato da un centrocampo veloce e tecnico. L'Inter invece si schiererà con un 4-3-3, con Zarate e Forlan che supporteranno Diego Milito. 

ESTERNI LETALI - Gli esterni d'attacco avranno un ruolo fondamentale nella partita di questa sera. Zarate e Forlan, o anche Ricky Alvarez a partita in corso, avranno il compito di creare la superiorità numerica sulle fasce, ed evitare soprattutto di accentrarsi troppo per non cadere nel folto centrocampo friulano. La classe degli esterni dovrà permettere di presentarsi davanti ad Handanovic con facilità, e i tiri da fuori non dovranno essere cosa rara. Cercare in tutti i modi di trovare la porta, dovrà essere questo l'obiettivo. 

COMPATTEZZA E CONCENTRAZIONE - L'Udinese fa del contropiede il suo credo calcistico. Un gioco fluido e veloce, con Asamoah, Armero, Pereyra, Torje e Di Natale che possono fare malissimo con degli spazi davanti. Bisognerà dunque rimanere compatti e corti, ed evitare sbandamenti difensivi soprattutto quando dovrà essere applicato il fuorigioco: Di Natale sa essere letale in queste situazioni, e la voglia di Champions dei friulani può farla da padrone. 

OCCHIO A... - Di Natale. E' lui lo spauracchio della difesa nerazzurra. Sa fare gol in qualunque modo: punizioni, rigori, tiri da fuori, e tap-in da attaccanti puri. Fa ruotare la squadra intorno a lui, con i vari Armero, Asamoah che sono bravissimi ad inserirsi negli spazi che trovano davanti a se, e la sfida contro il Parma della settimana scorsa lo dimostra. Anche l'Inter può però fare male. L'Udinese tenterà di chiudersi per ripartire, motivo per cui sarà utile far girare con calma la palla, saltare l'uomo sugli esterni e sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti: Cambiasso, Guarìn e Milito o Pazzini, a seconda chi giocherà, avrà il compito di rendere dura la vita dei difensori, bravi ma che ogni tanto cadono in qualche disattenzione. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 14 aprile 2012 alle 09:00
Autore: Riccardo Gatto
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