CSKA Mosca, Lille e Trabzonspor: loro sul cammino dell'Inter di Gian Piero Gasperini. I sorteggi di Champions League riservano ai nerazzurri avversari forse dal nome poco altisonante, ma comunque insidiosi e con qualche arma in grado di mettere in difficoltà anche la più smaliziata delle squadre. Sulla carta, l'Inter parte nettamente favorita, rispettando la gerarchia che la vede come unica testa di serie italiana di questa stagione. Ma la debacle con lo Schalke 04 di non troppi mesi fa deve insegnare: in Europa non esistono avversarie materasso.
CSKA MOSCA
Il CSKA Mosca era inserito in seconda fascia, penultimo in graduatoria immediatamente prima dell'Olympique Marsiglia. Posizione vantaggiosa diretta eredità soprattutto della Champions di due anni fa, quando furono estromessi proprio dall'Inter di Mourinho nei quarti di finale. La squadra è cambiata pochissimo in questi anni, con cessioni e arrivi limitati al minimo sindacale. Anche l'allenatore è lo stesso: Leonid Slutskiy. Il CKSA pratica un calcio veloce e fatto di fraseggi, come dimostra la preferenza per giocatori rapidi e di buona tecnica. Vagner Love è tornato a Mosca dopo un periodo in Brasile e ha tolto il posto al ceco Necid. Dietro l'attaccante carioca giostrano tanti 'piedi buoni', dal talentuoso Dzagoev (ancora troppo discontinuo) al giapponese Honda, passando per il cileno Mark González al serbo Zoran Tosic. Grande sicurezza tra i pali con Akinfeev, autore di una prova strepitosa nel match d'andata di due anni fa con i nerazzurri futuri campioni, in cui parò di tutto.
Pro: il gruppo è amalgamato da tempo e ha la giusta esperienza per affrontare il palcoscenico europeo.
Contro: la difesa, che spesso si rivela lenta, impacciata e distratta.
La stella: Keisuke Honda. Il giapponese, classe '86, ha qualità tecniche e mezzi fisici importanti. Occhio ai suoi calci piazzati.
La rosa.
Portieri: Akinfeev, Chepchugov.
Difensori: A. Berezutski, V. Berezutski, Ignashevich, Nababkin, Odiah, Semberas, Shennikov, Vasin.
Centrocampisti: Aldonin, Cauna, Dzagoev, Mark González, Honda, Mamaev, Piliev, Rahimic, Sekou, Tosic.
Attaccanti: Doumbia, Maazou, Necid, Vagner Love.
Allenatore: Leonid Slutskiy.
LILLE
L'avversario pescato in terza fascia è il Lille, laureatosi campione di Francia per la terza volta nella sua storia. Il miracolo, se così si può chiamare, è arrivato grazie al genio tattico del tecnico Rudi Garcia e all'esplosione di giocatori come Eden Hazard e Moussa Sow, quest'ultimo capocannoniere della Ligue1 con 25 gol in 36 partite. In estate sono partiti Gervinho (approdato all'Arsenal), il centrale difensivo Rami (in accordo col Valencia già dal gennaio scorso) e il mediano Cabaye (Newcastle). Però sono arrivati alcuni pezzi importanti: il portiere della nazionale nigeriana Enyeama (che nell'Hapoel Tel-Aviv calciava i rigori), il metronomo Pedretti (ex capitano dell'Auxerre) e l'estroso Payet (già nazionale francese e a lungo accostato proprio all'Inter).
Pro: entusiasmo e spavalderia. Il Lille di Garcia è una squadra piuttosto giovane che vive di fiammate improvvise. Il talento abbonda, ma tutto il gioco si poggia sull'esperienza e la solidità del capitano Rio Mavuba.
Contro: l'incognita resta la continuità. La partenza in Ligue1 non è stata impeccabile (pari col Nancy, sconfitta casalinga col Montepllier e vittoria a Caen) e sarà dura riconfermarsi ad altissimi livelli per un gruppo poco abituato a giocare su più fronti.
La stella: Eden Hazard. Classe pura per questo giovanissimo belga. Nato nel 1991, Hazard è un trequartista che si adatta anche a giocare esterno d'attacco. E' lui la fonte primaria del reparto offensivo francese.
La rosa.
Portieri: Landreau, Enyeama, Barel-Mouko.
Difensori: Debuchy, Digne, Souaré, Rozenhal, Béria, Bonnart, Chedjou, Basa.
Centrocampisti: Balmont, Gueye, Payet, Hazard, Obraniak, Pedretti, Mavuba.
Attaccanti: Sow, Túlio de Melo, Wade, Bruno, Rodelin.
Allenatore: Rudi Garcia.
TRABZONSPOR
Dall'Europa League alla Champions League in poco meno di una settimana. Il Trabzonspor sta vivendo un sogno grazie all'esclusione del Fenerbahçe a causa di quella che è stata ribattezzata la 'Calciopoli turca'. Di mezzo tanti club, tra cui il Fenerbahçe, escluso dalla più grande competizione europea per club. L'annuncio è di ieri e, in poco meno di 24 ore, il club di Trabzon si è ritrovato nell'urna di Montecarlo. Quarta fascia, ovviamente, ma a Montecarlo è andata meglio del previsto. E se l'Inter resta un ostacolo quasi insormontabile sulla carta, i turchi sono convinti di potersela giocare ad armi pari sia con il CSKA che con il Lille. D'altronde, la squadra di Senol Günes (terzo posto con la Turchia ai mondiali di Corea e Giappone) arriva dallo 0-0 di Bilbao nel playoff di Europa League di sette giorni fa. Al San Mames, pareggio agguantato nonostante l'inferiorità numerica subita sin dall'avvio per l'espulsione di Yilmaz decretata dall'arbitro Orsato: basterebbe questo come biglietto da visita. Tanti volti sconosciuti al grande pubblico, ma attenzione a non sottovalutarli. Il capitano è Tolga Zengin, buon portiere. In difesa il volto più noto è quello dell'attempato polacco Glowacki, mentre in mezzo al campo è l'ivoriano Zokora l'acquisto che fa sognare (ex Tottenham e Siviglia). Il reparto offensivo appare il più interessante, con il nazionale Halil Altintop (fratello gemello del neo madridista Hamit), il polacco Pawel Brozek e la velocità di Serkan Balci.
Pro: il fattore sorpresa. In pochi conoscono la squadra di Günes e questo è forse l'aspetto più pericoloso. E poi attenzione all'Hüseyin Avni Aker, lo stadio che si trasforma in una bolgia quando giocano i beniamini di casa.
Contro: l'inesperienza. La società non pensava di partecipare alla Champions e ha costruito una squadra forse non all'altezza, con elementi poco smaliziati per un torneo così duro. Si tenterà di non ripetere l'esperienza traumatica del Bursaspor nella scorsa stagione.
La stella: Halil Altintop. Attaccante turco, nato e cresciuto in Germania come ci dimostra la sua carriera: Wattenscheid, Kaiserlsautern, Schalke 04 e Eintracht Francoforte, con cui è retrocesso lo scorso anno. Per la prima volta arriva a giocare in un club della sua nazione. Buona tecnica di base, anche se, non ancora 30enne, sembra aver già dato il meglio.
La rosa.
Portieri: Tolga Zengin, Zeki Ayvaz, Bora Sevim.
Difensori: Glowacki, Tayfun Cora, Mustafa Yumlu, Giray Kaçar, Aykut Akgün, Celustka, Ferhat Öztorun.
Centrocampisti: Mehmet Cakir, Zokora, Gustavo Colman, Baris Atas, Alanzinho, Sezer Badur, Serkan Balci, Sercan Kaya.
Attaccanti: Halil Altintop, Mierzejewski, Paulo Henrique, Burak Yilmaz, Pa. Brozek.
Allenatore: Senol Günes.
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