Il 'Trofeo Tim', competizione estiva alla quale Josè Mourinho non teneva troppo come da lui stesso dichiarato nella giornata di ieri, vede la Juventus vincere dopo aver sconfitto l'Inter ai calci di rigori ed il Milan nei 45 minuti regolamentari, ma per Mourinho le buone notizie non mancano, anzi, abbondano. Mettendo da parte il risultato di entrambe le gare, dove nella prima i nerazzurri sono stati sfortunati a causa di un errore di Rivas che ha regalato la vittoria alla Juventus, e nella seconda uno stacco di Balotelli ha beffato un Milan ancora non al meglio, si possono registrare tante cose positive nell'assetto della nuova Inter: innanzitutto, la squadra ha mostrato un gioco fluido, composto di tante ragnatele di passaggi e giocate interessanti, anche quando Mourinho non ha schierato una punta di ruolo come nel match contro la Juventus, mentre per quanto riguarda i giocatori che hanno avuto meno spazio fino ad ora, e che stasera si giocavano un'opportunità importante per mettersi in mostra agli occhi dello Special One, sono arrivate ottime notizie da Quaresma, apparso in forma e pronto per disputare qualche partita anche di spessore, da Thiago Motta, che dopo un inizio non troppo incoraggiante tra ritiro americano e Supercoppa ha disputato due partite davvero importanti, con la prima bagnata anche da una splendida rete, da Amantino Mancini, abbastanza convincente nella sfida contro la Juventus, e da Patrick Vieira, che ha mostrato uno stato di forma che non si vedeva da un anno. Importanti conferme per Mario Balotelli, decisivo nel miniderby contro il Milan, e per Dejan Stankovic, positivo anche quando Mourinho lo ha piazzato come vertice basso del rombo; solite garanzie Estebàn Cambiasso e Julio Cesar, con l'argentino solito metronomo in mezzo al campo ed il portiere brasiliano protagonista di una grande parata sul rigore di Vincenzo Iaquinta, mentre Walter Samuel, che rientrava da un infortunio lieve, è sembrato già in forma campionato. Insomma, una serata comunque molto positiva per questa Inter nonostante il Trofeo sia andato alla Juventus: Josè Mourinho stasera cercava conferme e voleva verificare le condizioni di chi ha giocato meno, ed ha trovato risposte positive praticamente da tutti.
MILAN-JUVENTUS 0-2
Tocca a Milan e Juventus sfidarsi per l’ultimo match di questo ‘Trofeo Tim’: i rossoneri sono già fuori dai giochi con zero punti, i bianconeri sono a due punti, ed in caso di vittoria nei 45’ vincerebbero il Trofeo, andando a quota cinque e superando l’Inter, ferma a quattro punti. I bianconeri, guidati da un ottimo Amauri, partono forte e creano dopo soli 5 minuti di gioco una situazione pericolosa con Vincenzo Iaquinta, costretto in corner da una deviazione della difesa rossonera. La squadra di Leonardo cerca di farsi vedere con le progressioni di Pato, ma una Juve colma di giovani e con il neoacquisto Cacères al centro della difesa riesce a chiudere bene le giocate del brasiliano. La partita vive una fase di stand-by, ma un errore di Favalli favorisce Amauri, che con una conclusione potente punisce il neoacquisto rossonero Flavio Roma: Juventus in vantaggio, dunque, al minuto 15, mentre il Milan appare in panico ed incapace di reagire. Le uniche note positive, per i rossoneri, arrivano da Nesta, positivo al centro della difesa, e da un Pato apparso in buona forma, fin quando Leonardo non lo sostituisce, al minuto 23’, con il giovane Zigoni per un problema alla gamba: applausi per il brasiliano, per quanto riguarda l’infortunio non sembra nulla di grave, bensì una semplice botta. Con il passare dei minuti, la pressione cala e i ritmi diventano blandi, le due compagini avvertono la stanchezza dei match precedenti, in ogni caso è sempre la squadra di Ferrara a tenere in mano la partita, fin quando al minuto 33’ è Iaquinta, servito benissimo da De Ceglie, castiga Roma con un destro preciso: la difesa del Milan è allo sbando, Amauri viene sostituito subito dopo la rete e Pescara gli regala un grande applauso dopo l’ottima gara disputata dal brasiliano; al suo posto, dentro il Primavera bianconero Ciro Immobile. Nel finale di gara, il Milan prova ad accorciare le distanze ed a mettere a segno almeno una rete in questo ‘Trofeo Tim’, ci prova il solito Pippo Inzaghi, il quale viene colto in fuorigioco per due volte, il giovane Zigoni prova a farsi vedere ma non basta: la Juventus vince il suo primo ‘Trofeo Tim’, sfatando così il tabù che vedeva i bianconeri mai vincitori nella tradizionale competizione estiva.
INTER-MILAN 1-0
Dopo l’immeritata sconfitta ai calci di rigore contro la Juventus, l’Inter di Mourinho si ripresenta in campo per la sfida contro il Milan con un interessante 4-3-3, composto da Samuel e Materazzi come coppia centrale di difesa, mentre in avanti c’è il ‘Principe’ Milito dal primo minuto, affiancato dai due esterni Quaresma e Balotelli. I rossoneri, da parte loro, esordiscono al ‘Trofeo Tim’ con il tridente composto da Ronaldinho, Pato e dal nuovo arrivato Huntelaar. La squadra di Mourinho inizia subito con buon piglio, Thiago Motta e Vieira fanno ottimo filtro a centrocampo senza avvertire la stanchezza della precedente partita, ed un taglio di Pato al 3’ non spaventa la retroguardia nerazzurra. L’Inter prova a ripartire, ma una carambola favorisce l’esterno del Milan Luca Antonini, che prova la conclusione tranquillamente bloccata da Julio Cesar. Intanto, dalla parte opposta, i nerazzurri sono abili a ripartire, Stankovic guadagna un’interessante punizione dal limite dell’area, a calciare va Super Mario Balotelli che scheggia la traversa con una delle sue insidiose conclusioni. Il Milan, dopo aver rischiato grosso sul calcio piazzato di Balotelli, si riorganizza bene, e dopo una fase di stallo del match, è proprio la squadra di Leonardo a rendersi pericolosa: Abate si inserisce nella difesa nerazzurra, Chivu commette fallo e viene ammonito dal direttore di gara. Il calcio di punizione al limite dell’area viene battuto dallo specialista in casa Milan, il brasiliano Ronaldinho, ma il tiro dell’ex Barcellona è centrale, il connazionale Julio Cesar blocca senza alcun problema. Sul fronte opposto l’Inter riparte con fluidità al minuto 11, e dopo un’interessante azione corale gli uomini di Mourinho guadagnano un prezioso calcio d’angolo: sul corner di Balotelli è Samuel a colpire di testa, il pallone finisce però sul fondo. Al 17’, improvvisamente, lo stadio Adriatico di Pescara piomba nel buio: è blackout, i riflettori sembrano cedere, intanto Patrick Vieira e Dejan Stankovic approfittano per smaltire la stanchezza accumulata nel match precedente. Dopo dieci minuti di pausa, i riflettori riprendono a funzionare, ed il match riprende con un’Inter intraprendente ma che inizia ad accusare la stanchezza, così le occasioni da rete importanti scarseggiano, fin quando al 24’ Quaresma batte benissimo una punizione dall’esterno, pescando Mario Balotelli solo in mezzo all’area piccola: l’azzurrino stacca e castiga Storari l’Inter passa dunque in vantaggio quando mancano poco più di 20 minuti a fine gara. Stordito dalla realizzazione del giovane nerazzurro, il Milan prova a reagire senza troppa convinzione: l’attesissimo Huntelaar è impalpabile, così la squadra di Josè Mourinho prende in mano la partita e tiene ben saldo il pallino del gioco, anche grazie ad un ottimo Stankovic posizionato dal tecnico lusitano davanti alla difesa, dove il serbo strappa applausi dopo aver arpionato un pallone dai piedi di Ronaldinho. Dopo una punizione sulla barriera di Mario Balotelli, il Milan riparte con Pato al 32’, fermato irregolarmente da Stankovic che viene ammonito dall’arbitro D’Amato. La squadra di Leonardo continua a spingere ma l’Inter tiene bene e Josè Mourinho approfitta per inserire al minuto 38 il brasiliano Amantino Mancini al posto di Ricardo Quaresma, apparso abbastanza stanco dopo una buona prestazione contro la Juventus. Il timido assedio finale del Milan non basta per impensierire Julio Cesar e compagni, Mourinho inserisce il giovane Caldirola al posto di Chivu, e nemmeno il tempo di mettere piede in campo per il difensore della Primavera che D’Amato fischia la fine del match: l’Inter si aggiudica il suo secondo derby stagionale grazie allo stacco vincente di Balotelli, ora toccherà a Milan e Juventus sfidarsi. Si attende il risultato dell’ultimo match, dunque, per vedere chi vincerà il Trofeo.
A fine match, Josè Mourinho manda il tecnico in seconda Beppe Baresi a commentare la partita: "Bilancio positivo, abbiamo fatto due ottime partite, in particolare la prima con la Juventus dove è stato dato un rigore inesistente, ma siamo molto soddisfatti, anche contro i bianconeri meritavamo di vincere. Abbiamo fatto bene anche col rombo, i giocatori che hanno giocato meno in questo spezzone di precampionato hanno dato il massimo, i movimenti della squadra sono stati ottimali: ripeto, siamo davvero soddisfatti".
JUVENTUS-INTER 7-6 D.C.R.
In uno stadio Adriatico gremito in ogni ordine di posto e ricolmo d’entusiasmo, è il derby d’Italia a tagliare il nastro della nuova edizione del Trofeo Tim. Inter e Juventus cercano così di racimolare i primi punti per portare a casa il torneo estivo. Mourinho sceglie di non dare punti di riferimento all’avversario, e propone un tandem offensivo composto da due ali: Quaresma e Mancini. Alle loro spalle Stankovic, parte titolare anche Vieira. Per la sua Juventus invece Ferrara opta per una coppia offensiva ‘pesante’, con Iaquinta e Amauri. In campo anche il nuovo acquisto Felipe Melo. L’avvio del match ha un grande protagonista: Ricardo Quaresma. Il portoghese punta l’uomo costantemente e cerca per tre volte la conclusione, impegnando Buffon in una sola circostanza. Dalla parte opposta è un timido colpo di testa di Poulsen a ‘spaventare’ Julio Cesar. A livello di occasioni da gol è un monologo nerazzurro, con Mancini che scatta in posizione regolare ma da posizione defilata tira fuori. Il gol non tarda ad arrivare e al 25’ Thiago Motta, approfittando di un pallone vagante, si inserisce bene nel cuore dell’area bianconera e supera Buffon con un dolcissimo pallonetto. Vantaggio meritato per l’Inter e Juventus che si innervosisce, come si evince dal pericoloso testa a testa che Melo ingaggia con Stankovic, il quale non si tira certo indietro. I bianconeri non sembrano in grado di reagire e rimangono a guardare l’avversario che manovra bene e sfiora il raddoppio con Quaresma, che cerca di piazzare il pallone da sinistra all’incrocio dei pali opposto, mandando però fuori. Bene, al di là di qualche errore di interpretazione, il Trivela. Al 34’ Cambiasso si accascia a terra per un problemino al ginocchio e Mourinho lo sostituisce con Krihn. Poco dopo entra Milito al posto di Mancini. Fiscalissimo l’arbitro D’Amato al 39’, quando punisce un corpo a corpo Materazzi-Amauri con un rigore a dir poco esagerato: il difensore nerazzurro viene espulso (per proteste) ma Julio Cesar indossa i panni di Superman e devia oltre la traversa l’esecuzione potente di Iaquinta. Parata strepitosa, da numero uno dei numeri uno, proprio di fronte al collega e ‘nemico’ Buffon. In panchina, alla rabbia di Materazzi si unisce quella di Mourinho per la decisione dell’arbitro. Il portoghese però con il senno di poi sbaglia spedendo in campo a freddo Rivas, il quale al primo pallone toccato manda a rete Amauri, contro il quale stavolta Julio Cesar non può fare nulla. Si va così ai calci di rigore: segnano Milito, Salihamidzic, Balotelli, Grygera, Chivu, Felipe Melo, Thiago Motta, Amauri, Vieira, Iaquinta e Legrottaglie. Sbagliano Poulsen (palo), Samuel (alto) e Santon (parato). Alla fine, dunque, la spunta la Juve che porta a casa i primi 2 punti. Un misero punticino per l’Inter, a lungo superiore all’avversario.
A fine gara, ecco le dichiarazioni a caldo di Thiago Motta, che risponde sulla scelta di Mourinho di non proporre una vera punta dall’inizio: “Il mister ha voluto provare così, credo sia andata bene. Bisogna provare cose nuove, la squadra è preparata per questi esperimenti tattici. In occasione del vantaggio sono stato fortunato con un rimpallo, però ammetto di aver segnato un bel gol”.
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