Al termine dell'assemblea dei soci, Erick Thohir e il resto del management dell'Inter si presenta davanti ai giornalisti per la conferenza stampa di illustrazione dei progetti presenti e futuri del club nerazzurro dopo l'approvazione del bilancio. FcInterNews.it, presente col proprio inviato, vi riporta le dichiarazioni in tempo reale.

Dopo l'introduzione di Robert Faulkner, nuovo responsabile della comunicazione della società, iniziano le domande:

Massimo Moratti ha confermato la disponibilità a cedere le sue quote con riferimento ad azionisti interni. Cosa pensa lei e che scenari ci sono?
Thohir: "Sostanzialmente non abbiamo nessuna intenzione di cambiare le nostre relazioni, siamo andati bene finora e siamo rispettosi delle relazioni. Entrambe le controparti vogliono lavorare nell'interesse del club".

C'è interesse ad acquistare il 30% da parte vostra?
Thohir: "Non abbiamo nessuna intenzione di cambiare i rapporti. Siamo lieti e soddisfatti di questa partnership. Rispettiamo i rapporti come sono e non cambia nulla".

La perdita è abbastanza sorprendente (-45,3 milioni), come si è arrivati a questo risultato?
Thohir: "Mi occupo di media e la notizia è la notizia, ci sono notizie interessanti che attirano attenzione. Ma alla fine sono i numeri che contano. Non voglio basarmi sulle voci di corridoio, sul calciomercato dico di non essere qualificato, ma al momento giusto le dichiarazioni vanno fatte. Ci sono state illazioni su Etihad, ciascuno farà i suoi commenti, noi cerchiamo di fare il meglio per il club. Bolingbroke parlerà del management, Williamson parla dei numeri".
Williamson prende la parola: "Ci sono trend positivi nel calciomercato e negli ammortamenti, e ci sono influenze positive dall'Uefa. Questo porta al risultato in comunicato". 

Su Etihad, ci sono aperture su main sponsor? E le trattative con Pirelli come vanno?
Bolingbroke: "Siamo impegnati nelle trattative con Pirelli, nostro partner storico e preferenziale. Vorremmo continuare con loro, ma negoziamo anche con altre controparti. Con Pirelli le trattative sono aperte, mi auguro comunque di poter concludere qualcosa presto".

Pensa di rispettare le regole del Fair Play Finanziario a fine stagione?
Thohir: "Sì, penso di poterlo fare. Tutto sta cambiano nel calcio, noi ci stiamo sforzando di rispettare le regole".
Williamson: "Sul pagamento dei 30 milioni abbiamo un budget in linea con le sanzioni da pagare. Stiamo lavorando sulla conformità e stiamo lavorando per l'aumento dei ricavi con una firma per le sponsorizzazioni in Asia. A livello di matchday, abbiamo raggiunto un record storico di incassi infranto ieri sera. Questo potrebbe metterci in linea coi parametri".

I numeri illustrati permetteranno di agire a gennaio come in estate?
Thohir: "Riteniamo di aver costruito una squadra forte per l'obiettivo Champions. Restiamo tra i primi tre della Serie A, siamo vicini ma la nostra posizione è tranquilla. Ieri sera abbiamo giocato bene, non si vedeva un gioco così due anni fa; i risultati sono positivi, prendiamo punti a ogni partita. Noi siamo soddisfatti e anche Roberto Mancini lo è. Siamo messi bene, poi a gennaio e in estate ci saranno arrivi e partenze inevitabili, ma se i giocatori sono da prendere per l'interesse del club va benissimo, ma non vogliamo gente per vantarci della loro presenza. Devono fare il bene della squadra. Alla fine abbiamo fatto un buon lavoro, pensate ai difensori arrivati come Murillo, Miranda, uniti a Juan e Medel. Abbiamo un buon bilanciamento della squadra, abbiamo 4 giocatori sulle fasce, 6 a centrocampo, 6-7 in avanti. Ogni partita sarà una storia a sé, ma credo davvero che la maggior parte delle gare di A siano impegnative, è uno dei campionati più difficili. A gennaio e in estate saremo pronti, ma gli acquisti vanno fatti devono essere validi per la squadra. Per arrivare in Champions serve gente valida per quell'obiettivo. Ci serviranno 22 giocatori perché ci sono due partite ogni settimana, perché serviranno momenti di riposo ma tutti vogliono giocare".
Ausilio: "Il presidente ha detto tutto, ha illustrato bene la rosa. Sarebbe un errore dover fare a gennaio un mercato imponente come in estate o come siamo stati costretti a fare lo scorso inverno. Abbiamo fatto una squadra completa, forse c'è qualche giocatore in più e a gennaio forse proveremo a dare spazio altrove a qualche ragazzo. In queste settimane stiamo seguendo il calcio ad alto livello, se ci sarà l'occasione per migliorare la squadra e aggiungere la qualità per fare un ulteriore step, la coglieremo. Ma siamo convinti che la squadra sia già ottima, ma deve crescere comunque come squadra: siamo secondi ma siamo accusati di non fare buon calcio, in realtà abbiamo giocato poco insieme. Perisic e Ljajic hanno fatto 5-6 allenamenti con Mancini, Miranda e Murillo forse meno. Serve pazienza per far crescere chi c'è, poi col lavoro di Mancini la squadra sarà dove deve essere e quindi a gennaio magari non ci sarà bisogno di intervenire".

Questa crescita del Napoli la spaventa in ottica scudetto? E in ottica gol si aspetta una crescita?
Thohir: "E' la vita... Per quanto riguarda le gare queste cose accadono. Ma noi crediamo nel progetto di Mancini e nei giocatori a disposizione. Ci sono punti deboli qui e là ma cresceremo, se considerate anche Inter-Juve il primo tempo è stato incredibile ma nella ripresa eravamo stanchi perché abbiamo più di 20 giocatori. Non sono preoccupato, abbiamo i nostri obiettivi e i giocatori e il tecnico li hanno compresi. Siamo a sostegno di questo progetto, abbiamo cercato di rinnovare quello che andava rinnovato, basti pensare alle palestre e al nuovo spogliatoio che sarà pronto in due mesi. E abbiamo fatto tanti investimenti nella formazione, che ora è assolutamente competibile con le big europee. C'è una nuova lounge per i nostri fan, tutto questo stabilisce delle connessioni. I giocatori sono l'asset principale, i nostri investimenti sono a sostegno per far sì che tutto ciò che ruota intorno al mondo Inter sia confortevole. Lo staff medico è ottimo. Abbiamo fiducia nei giocatori, siamo l'Inter e vogliamo competere ad alto livello". 

Vi siete fatti un'idea dell'indagine su Infront? E c'è un'idea sul sostituto di Marco Fassone?
Thohir: "La partnership con Infront è trasparente a tutti i livelli, ci sono persone che stanno indagando e non vogliamo sbilanciarci, saranno gli incaricati a dire cosa è giusto o no. Ma noi abbiamo tantissime altre partnership, in Italia e in Asia, tutte molto chiare, così come negli Usa. Ma alla fine, la situazione non può essere commentata perché le autorità indagano. Ma sicuramente la trasparenza è un nostro valore, siamo aperti, mostriamo i numeri e condividiamo le strategi finanziarie. Dobbiamo garantire ad azionisti e tifosi di essere felici, quello conta. Su Fassone, forse è arrivato il momento di presentare il nuovo management: ora c'è una squadra con ben otto persone, direi che è sufficiente".
Bolingbroke: "Intanto presento Robert Faulkner, direttore comunicazione, che viene da 12 anni all'Uefa e ha visto molti dei cambiamenti dell'Uefa; per noi è un privilegio averlo. Poi c'è Michael Gandler, responsabile commerciale, che si occuperà delle attività legate agli Usa. Ha lavorato nella Mls e per IMG. Poi c'è Alessandro Antonello, nuovo CFO, che ha lavorato per Puma e ha una conoscenza della complessità del mondo del calcio e sulle normative generali dell'amministrazione in Italia. La loro presenza completa il nostro team. Marco Fassone? Abbiamo apprezzato le sue qualità, non avremo forse un suo sostituto nel suo ruolo perché non strettamente necessario, in caso di cambi di prospettiva lo saprete. Magari fra 2-3 anni potrebbero essere inserite nuove figure". 

FcIN - In ottica Champions League e Fair Play Finanziario, cosa accadrebbe con e senza la qualificazione?
Bolingbroke: "Ovviamente ci farebbe molto piacere essere in Champions, come Inter abbiamo l'aspettativa di essere fra le prime tre ogni anno. Come società dobbiamo pensare che lo scudetto è alla nostra portata ogni anno, e queste sono le nostre aspettative. Ci aspettiamo di essere in Champions ogni anno, poi capitano cose che non lo rendono possibile, ma l'idea è quella di esserci. Se poi sarà Europa League, ci adatteremo alle condizioni; ma come azienda abbiamo bisogno di una strategia a lungo termine, se no non si può crescere. E la Champions è obiettivo a lungo termine, questo è il progetto. Poi ci saranno anni in Europa League e altri senza Europa".

Qual è la situazione a livello stadio? E' possibile progettare un nuovo San Siro col Milan o si pensa ad un nuovo impianto?
Thohir: "Nel 2016 Milano ospiterà la finale Champions, Inter, Milan e la città ne beneficeranno perché ci saranno molte ristrutturazioni. Ma San Siro è un tempio del calcio e deve diventare uno dei migliori stadi al mondo. E' importante quindi investire su questo stadio e negli ultimi mesi lo abbiamo fatto. Possiamo andare avanti, ma rispettiamo la partnership col Milan; vorremmo lavorare con loro ma dobbiamo prendere presto un indirizzo preciso. Squadre come Juve e Milan sono di primaria grandezza a livello mondiale, e noi come squadra dobbiamo anche crescere non solo come ricavi ma anche come performance sportive, se no non saremo in grado di competere con gli altri. Ma la situazione complessiva in Serie A dovrà migliorare: se confrontate l'ultima squadra di Premier in tema di ricavi coi nostri c'è uno scarto enorme, e a livello medio siamo già in difetto. Se la Lega non migliora, alla fin fine non c'è futuro, non ci sono sbocchi se le cose non cambiano. Ovviamente vogliamo fare in modo di poter competere ed essere i migliori per i tifosi, ma la maggior parte dei club in Italia fanno solo compravendita. Noi dobbiamo arrivare a 250 milioni di ricavi, e non possiamo perdere il nostro nome rispetto ad altri campionati. Altre squadre possono spendere milioni e milioni e portano via i migliori. Son qui da 2 anni, penso sia molto importante che la Lega lavori unita così come la nostra società per competere a livello mondiale, se no moriremo. La maggior parte dei club non ce la farà, anche Napoli e Roma non riescono a vivere dei loro ricavi e devono cedere. Tra le prime 5 ci sono squadre con potere d'acquisto enorme, mentre in altri campionati ci sono squadre che possono fare una buona campagna acquisti. L'Inter deve lavorare su questo fronte, ma ciò non basta se il resto della Serie A non va avanti. Mi preoccupo se i club di A non versano in buone condizioni; non possiamo permetterci un nuovo caso Parma. E' importante che tutti noi pensiamo ad introdurre un concetto di FFP italiano per migliorare. Noi siamo in buona condizione, ma tutti devono migliorare la loro salute finanziaria. Siamo in trattative serie col Milan per lo stadio, ma aspettiamo che il Milan ci suggerisca una soluzione ottima per entrambi. Come Inter siamo già pronti. La questione sta nell'andare da soli o insieme, fare il lavoro insieme mi farebbe piacere. Sarebbe nell'interesse dei club e della Serie A, tutti dovrebbero lavorare insieme". 

In caso di mancata qualificazione Champions, c'è la solidità per evitare le multe Uefa senza svuotare la squadra di giocatori importanti? 
Williamson: "Non siamo in competizioni europee quindi l'obiettivo è per il prossimo anno, ma siamo monitorati dalla Uefa. Siamo sicuri che riusciremo a essere conformi per gli standard; ovviamente, ci dobbiamo adattare ed avere piani B. In caso di mancata qualificazione, il piano per mantenere la conformità c'è".

C'è un contenzioso col Sunderland per Alvarez: a che punto è e come è stato trattato sul piano del bilancio?
Williamson: "Abbiamo fatto dei ragionamenti su questa operazione, ma la situazione è ancora in corso quindi non mi posso sbilanciare. La Fifa se ne sta occupando e noi collaboriamo alle indagini, la soluzione sarà comunicata appena arriverà. Comunque siamo dalla parte della ragione, ne siamo sicuri, ed è importante che tutti i club rispettino le normative Fifa, altrimenti non sono tagliati per il calcio".
Ausilio: "Tutte le nostre difese sono basate su qualcosa di chiaro e ben scritto in inglese. Pensiamo di avere i nostri diritti rispettati in pieno. C'era un prestito con condizione unica il riscatto a cifre importanti in caso di salvezza, a prescindere dalle presenze, senza trovare giustificazioni. Che invece loro hanno trovato, una cosa ritenuta ingiusta; a giorni ci sarà il giudizio della Fifa, ma noi contiamo sull'accordo. Il giocatore risulta venduto al Sunderland e quel diritto sarà riconosciuto dalla Fifa".

E' vero che l'annuncio del nuovo sponsor o del rinnovo con Pirelli deve avvenire entro un mese? Etihad è una cosa destituita di fondamento o all'orizzonte c'è qualche capitale arabo per l'Inter?
Bolingbroke: "Etihad ha negato, non vorrei tornarne a parlare, non capisco questo interesse. Se raggiungiamo un accordo con Pirelli ne parleremo, ma ci sono altre aziende che ci hanno avvicinato e noi abbiamo parlato. Ma non appena avremo risultati con Pirelli li comunicheremo".

Zanetti, questa Inter ricorda qualcuna delle tue squadre del passato? E in chiave scudetto-Champions chi va temuto?
"Io credo che sia competitiva questa squadra, sarà un campionato molto equilibrato. Siamo una squadra molto solida e lo abbiamo dimostrato anche ieri, ma è presto per parlare. Si può ancora migliorare tanto, l'obiettivo è essere protagonisti fino alla fine e lottare per i primi tre posti. Ci sono squadre che stanno giocando bene, come Fiorentina e Napoli, e la Juve rientrerà. Sarà un torneo equilibrato, speriamo di avere quella continuità che ci possa permettere di lottare per questi traguardi".

Si può escludere la convivenza futura col Milan in tema stadio? 
Thohir: "Se potessimo avere il nostro stadio sarebbe grandioso, ma la storia di Inter e MIlan è collegata. Se considerate alcuni dei club di altre parti del mondo, non solo di calcio, c'è una gestione in comune degli impianti, come ad esempio lo Staples Center di Los Angeles diviso tra Clippers e Lakers. Vorremmo il nostro stadio, ma la storia dei nostri club va tenuta presente così come le tempistiche: se ci sono molti ritardi nelle decisioni questo avrà effetti, ma entrambi i club possono collaborare ancora.

I 300 milioni di ricavi sono un obiettivo plausibile?
Thohir: "Capiamo perfettamente i ricavi da diritti tv o commerciali. Negli ultimi due anni i ricavi sono aumentati soprattutto sul fronte commerciale. Abbiamo aperto scuole in India, Cina, Stati Uniti e uffici in Asia e negli Usa, con uno staff tecnico che sta lavorando. Ora c'è un progetto quinquennale per gli States che darà ottimi risultati. Non siamo in competizioni europee, ma facciamo delle tournée come probabilmente faremo a dicembre o la prossima estate. Stiamo crescendo molto, alla fine siamo Inter e abbiamo il privilegio di poterlo fare non come altri. Alla fine giochiamo come una comunità e quindi abbiamo bisogno delle altre squadre. E' importante avere la giusta chimica con le altre squadre. Anche per gli abbonamenti e il merchandising abbiamo avuto grandi successi, le ultime partite hanno registrato il sold out. Pensate al Milan o altri club di Serie A che potenze sarebbero con questi numeri, ma ci sono problemi che vanno affrontati, anche la sera dopo la partita. Questi tipi di problemi vanno affrontati con serietà; noi siamo sicuri e positivi sulla strada intrapresa e quindi abbiamo spalle più forti e usare il 30-40% dei ricavi nei giocatori nuovi. In questa parte del mondo tutti comprano e vendono, molto dipende dalla struttura societaria perché così si crea una struttura migliore: ci sono squadre che fanno fatturati molto alti, il 30-40% del fatturato del Milan viene speso in nuovi giocatori, ora anche i club medi devono partecipare a questo tipo di sistema. Vogliamo creare le condizioni per raggiungere questi livelli, abbiamo convinzioni molto forti".

Si potrà sfruttare l'esperienza di Javier Zanetti per la costruzione della squadra?
Thohir: "Lui come Ausilio e Mancini stanno già lavorando molto per la costruzione dell'organico":
Zanetti: "Da vicepresidente mi sono occupato anche di Inter Academy e Inter Forever, oltre che del marketing. Ora sto studiando e riesco ad avere le idee più chiare, grazie anche ai manager che mi stanno aiutando ad entrare nella nuova realtà. La cosa più importante per me è rendermi utile per fare il bene dell'Inter. Ci sarà massima trasparenza tra noi e coi tifosi".

Thohir, in questi due anni da proprietario dell'Inter questi colori hanno fatto breccia nel suo cuore?
Thohir: "Pellegrini è stato all'Inter dieci anni, io seguo l'Inter da quando c'erano i tedeschi. Quando è arrivato Ronaldo mi sono appassionato tantissimo. Ma bisogna distinguere il tifoso e il manager, perché se il manager si innamora prende decisioni irrazionali. Il tifoso deve innamorarsi, la maggior parte del mio management mi chiede come sopporto i voli tra casa mia e l'Italia. Perché lo faccio? Per passione, non per obbligo. La fiducia che mi viene riservata dai tifosi, da Moratti e dagli altri azionisti fa sì che mi venga voglia di essere presente. Ci sono stati stress molto forti anche sul piano personale, ma negli ultimi due anni ho dimostrato di voler lavorare duramente. Sono una persona che mantiene le proprie promesse anche se non vuole farne se non è il momento. Mi piace confrontarmi con altri presidenti, ma mi piace passare il tempo con famiglia e amici. Però quando sono qui voglio stare con quelli del management, anche se a volte li chiamo per riunioni la domenica mattina. Ma lo faccio perché sto pochi giorni qui, non perché non guardi alla loro vita privata. Il tempo in cui investiamo per stare insieme è prezioso, ho detto di non essere Superman ma nessuno di noi lo è. Lavoriamo in squadra, abbiamo una nuova dirigenza con un nuovo CEO che supporto come Bolingbroke, ma mi fido di tutto il management. Tutti sanno che bisogna lavorare come squadra. Si dice che giocatori e management vanno e vengono, ma il management deve essere solido. Quando qualcuno esce dalla dirigenza, non è per decisione del presidente, così come quando acquistiamo un giocatore. Se qualcuno deve andare non ci si può fare più di tanto, ma è importante contare su modelli come Zanetti. Ora lavoriamo sulle relazioni coi giocatori perché si impegnino sul progetto e vogliamo comunicare con loro. Ci sono progetti tra Zanetti e il resto del management per gestire il futuro dei giocatori ed è importante che chi gioca per noi riceva la formazione per l'amministrazione delle finanze, e questo è ciò di cui si sta occupando Zanetti. Abbiamo investito nella Pinetina perché è casa loro, facciamo le riunioni lì perché non vogliamo sentirci estranei". 


 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 19 ottobre 2015 alle 13:10 / Fonte: dall'inviato Francesco Fontana
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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