Thohir o non Thohir, l'Inter dovrà per forza di cose chiudere il cerchio e completare l'organico. A Mazzarri servono come il pane un mediano e un altro esterno, oltre a Wallace. Il giovane brasiliano, arrivato in prestito secco dal Chelsea, sarà un'ottima alternativa, ma affidargli la fascia destra per tutto il campionato potrebbe rivelarsi negativo per la squadra e controproducente per lui.

RIECCO ISLA – Ecco perché in queste ore sta tornando forte il nome di Mauricio Isla. Il cileno continua a chiedere la cessione all'Inter e le maglie da titolare nelle prime uscite non erano altro che una pia illusione, favorita dalle assenze dei nazionali. Una volta tornati tutti nei ranghi, Conte ha di nuovo spedito l'ex Udinese in panchina. Se a ciò aggiungiamo la continua ricerca di un accordo col Napoli per Zuniga, si capisce bene come Isla non sia affatto incedibile, come sbandierato dallo stesso tecnico bianconero e da Marotta. Più sfocata la candidatura di Gregory Van der Wiel: Branca lo avrebbe chiesto in prestito, mentre il Psg vorrebbe cederlo a titolo definitivo, con Blanc che ha chiaramente puntato su Jallet e fa un pensierino a Dani Alves.

MEDIANO ATIPICO – Oltre all'esterno destro, l'altro tassello mancante resta quello del centrocampista da piazzare tra Kovacic e Guarin. Detto che Alvarez si sta dimostrando prezioso anche come interno e che, nello stesso ruolo, Obi e Laxalt (in caso restasse) potrebbero ben figurare, è evidente che davanti la difesa qualcosa manchi. Il solo Cambiasso non può bastare, anche perché restano da chiarire i tempi di recupero di Mudingayi. E poi Mazzarri gradirebbe un giocatore diverso dal tipico mediano: lui cerca un elemento bravo nel recuperare palla, ma altrettanto preciso a inizio azione e svelto di gambe. Taider e Nainggolan i nomi in cima alla lista di Branca-Ausilio, più staccato Wellington.

TENTAZIONE ETO'O – La ciliegina, infine, sarebbe l'arrivo di una punta dal gol facile. Premesso che la fiducia in Icardi e Belfodil c'è e ci sarà per tutto l'anno, non ci sarebbe da stupirsi se Mazzarri volesse integrare l'organico con un attaccante 'pesante' da affiancare a Palacio. La tentazione si chiama Samuel Eto'o: il camerunese non direbbe no a un ritorno in nerazzurro, ma fondamentale sarebbe il sacrificio sull'ingaggio. Attualmente, Eto'o percepisce circa 10 milioni di euro netti all'anno: per firmare con l'Inter, dovrebbe abbassarsi il salario fino a 4-4,5 milioni. Il tutto, ammettendo che Moratti avalli l'affare, che comunque resterebbe esoso per i tempi che corrono in Palazzo Saras.

VOGLIA DI OSVALDO – L'altro possibilità resta Pablo Daniel Osvaldo. L'italo-argentino è un pallino di Mazzarri, che lo apprezza da tempo. Il suo nome è spuntato praticamente fin dal primo summit di mercato fatto tra la dirigenza nerazzurra e il tecnico di San Vincenzo. Ci fosse anche il minimo spiraglio, l'Inter punterebbe decisa su di lui. Osvaldo sa bene dell'interesse di Moratti e dell'apprezzamento di Mazzarri, e sarebbe ben felice di vestire il nerazzurro. Resta da convincere la Roma, che non vorrebbe ritrovarselo come avversario. Ma il tempo passa, l'attaccante rifiuta tutte le destinazioni e il club giallorosso ha necessità di darlo via.

E il tempo passa anche per l'Inter, che deve chiudere in fretta il mercato in funzione del progetto tecnico-tattico di Mazzarri. Thohir o non Thohir. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 13 agosto 2013 alle 11:48
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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