Il giorno dopo è sempre piacevole. Reduce dalla vittoria nel derby, Andrea Stramaccioni, stamattina a Coverciano per il corso di allenatori, è tornato sull'argomento parlando di vari argomenti a Sky: "I complimenti più belli li ho ricevuti da Moratti. Mi ha chiamato nella notte, non vi dirò però cosa mi ha detto. E poi, che belli gli abbracci con i miei ragazzi. Vogliamo tornare grandi, forse un anno non basta. Ma la strada giusta è questa".

Il paragone con Mou: "Mi fa piacere che i giocatori e il presidente mi accostino a lui perché lo hanno conosciuto, ma non ho avuto mai la fortuna di lavorare con Mourinho. Di certo, qualsiasi allenatore giovane vorrebbe vincere come ha fatto lui, è un obiettivo, visto che ha scritto la storia del nostro club e di tanti altri. Il paragone non esiste, magari quello simpatico ma realmente no. Se mi ha mandato uno dei suoi sms? No, no. Aveva il Clasico col Barça, e poi pensiamo all'Inter...".

Su Cassano, Strama sorride: "Antonio è un giocatore molto importante per noi e lo sta dimostrando sul campo. Ha segnato dei gol pesanti, è sereno, sta lavorando bene e crede nel progetto. Continuando in questo modo metterà in difficoltà il ct Prandelli - aggiunge Stramaccioni -. Tra me e Cassano il rapporto è sincero e diretto, sta dimostrando maturità, è coinvolto. Mi è spiaciuto molto averlo sacrificato ancora una volta dopo un'espulsione (è già capitato nel primo tempo di Inter-Vaslui, ndr), ma ha dimostrato un forte attaccamento. Io Cassano me lo tengo stretto".

Il mister dell'Inter ha poi sottolineato la volontà di mantenere i piedi peer terra: "Inter da scudetto? Per me era importante trovare conferme e soprattutto cercare di essere sulla buona strada per tornare grandi. Stamattina il risveglio è stato bello, la vittoria di ieri è stata importante ma rimaniamo in equilibrio così com'è stato dopo la sconfitta contro il Siena. A maggior ragione dobbiamo essere equilibrati adesso".

Per quanto concerne la presenza a Coverciano: "Io sono qui per ascoltare e imparare, per me è un corso importantissimo. Tutto quello che ho imparato è qui e credo che la scuola di Coverciano sia il punto di riferimento principale per un allenatore sia dal punto di vista nozionistico sia del confronto con alcuni dei migliori tecnici al mondo. Sono qui per imparare. Non sono ancora un allenatore di prima categoria, oggi c'è stata la prima lezione, c'erano tanti ex calciatori e colleghi molto validi. Sto cercando di apprendere da ogni parola del professore".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 08 ottobre 2012 alle 14:16
Autore: Mario Garau / Twitter: @MarioGarau
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