Archiviare la vittoria contro la Juventus in campionato e concentrarsi sull'Europa League. C'è solo questo nella mente di Andrea Stramaccioni e in quella dell'Inter, alla vigilia del match in programma domani sera contro il Partizan Belgrado: "Nessuna vertigine per il successo contro i bianconeri. È ovvio che la vittoria di sabato ci abbia dato fiducia. È stata una prova importante della mia squadra, ma l'avevo detto prima della partita e lo penso anche adesso: siamo all'11a giornata, possono bastare uno o due risultati negativi per tornare dove eravamo prima. Quindi, rimaniamo con i piedi per terra perchè ancora non abbiamo fatto niente e pensiamo a qualificarci nel girone di Europa League".

"L'Inter deve imparare a vincere", ha detto ieri il vice allenatore della Juventus, Angelo Alessio: "La replica dell'Inter è che della partita dello scorso sabato abbiamo parlato, anche molto, nel post gara. Alessio può dire quello che vuole, ma l'unica cosa che voglio che l'Inter abbia in testa è la partita con il Partizan. Credo che il nostro piccolo segreto, quello che fino a oggi ci ha accompagnato, è aver affrontato ogni partita con grandissimo impegno. Non mi interessa parlare di quello che è stato, adesso c'è solo il Partizan".

In conferenza stampa l'allenatore nerazzurro passa poi ad analizzare il cammino della sua squadra: "Sicuramente è un momento della stagione nel quale l'Inter è impegnata in maniera molto intensa sia sul campionato che sulla coppa. Questa è una cosa che noi sapevamo e che mi permette di sfruttare tutti i giocatori dell'organico e sui quali ripongo molte aspettative. Domani sarà una partita importante perchè un risultato positivo ci permetterebbe di qualificarci con due gare di anticipo. Certo, numericamente, non siamo in un buon momento: abbiamo 12 giocatori indisponibili, 9 infortunati e 3 che non sono in lista. Domani l'Inter dovrà mettere in campo dei valori di grande carattere. Livaja titolare? Fa parte di un progetto di giovani sui quali l'Inter conta e nei quali ha fiducia. Nel momento in cui abbiamo deciso di non mandare Marko a giocare in prestito era perchè pensavo di utilizzarlo nelle coppe europee, sinceramente non pensavo facesse così bene. Ho quattro attaccanti e domani in campo e tutti insieme non possono giocare, qualcuno riposerà, anche perchè la gara di domenica è stata molto dispendiosa. Zanetti interprete della difesa a tre? È un esterno che può giocare sia alto che basso, sia a destra che a sinistra, ma dipende dalle interpretazioni".

"Credo che il Partizan - continua l'allenatore nerazzurro a proposito degli avversari di domani - stia crescendo molto, gara dopo gara. A Milano ha fatto un ottimo primo tempo, ci ha messo in difficoltà, in casa credo abbia sempre vinto e ha fatto le prestazioni migliori. Domani, davanti ai propri tifosi farà di tutto per mettere in difficoltà l'Inter. Noi, da parte nostra, cercheremo di non ripetere quello che non abbiamo fatto bene nella gara di andata. È una buona squadra nel collettivo, con delle personalità interessanti come Markovic che però non è il solo, speriamo non brillino domani".

A proposito di scelte e di turnover, Stramaccioni continua: "Sicuramente, senza entrare nel dettaglio della formazione, saremo costretti a cambiare qualcosa. Attualmente sui sei difensori in organico, solo due sono in formazione. E davanti ci sono gli infortuni di Coutinho, Sneijder e l'indisponibilità di Alvarez. Siamo in 19 e ho dovuto richiamare Pasa. Sicuramente dal punto di vista numerico siamo in emergenza numerica. Non credo che qualcuno degli infortunati tornerà disponibile per domenica, tranne Alvarez, credo che la stessa situazione si ripeterà anche a Bergamo".

Si torna poi sullo scambio di parole avuto con il dg della Juventus Beppe Marotta a proposito della "spensieratezza" del gioco di Stramaccioni: "L'avevo già detto, lui non voleva fare polemica e neanch'io la voglio fare. In quelle sue parole avevo colto un significato che in realtà lui non voleva dare e quindi è tutto finito".

Dalla Juventus alle polemiche arbitrali seguite ai 90' minuti disputati in campo, Stramaccioni tiene a precisare: "Credo sia normale che a caldo un giocatore o un allenatore possa fare un commento su un episodio arbitrale, credo rientri normalmente nel gioco del calcio. Fa parte di questo sport, uno sport nel quale il giudizio dell'arbitro viene dato con un occhio umano. La mia posizione la sapete, non ho mai commentato l'operato degli arbitri, ma l'Inter - intesa come Società, calciatori e staff - ha totale fiducia nella classe arbitrale. Ho avuto modo di parlare con designatore Stefano Braschi che ha tutto il mio, il nostro, sostegno. Credo che alcune parole fosse legate a episodi x o y, ma non si è mai messa in discussione la qualità della classe arbitrale italiana".

Battere la Juventus ha portato tutta una serie di complimenti ad Andrea Stramaccioni che, però, resta sempre con i piedi per terra: "Adesso di bianconero in testa ho solo il Partizan perchè io sono fatto così. Sono molto concentrato sulla sfida di domani, i nostri avversari meritano grande rispetto e il primo a trasmettere la giusta mentalità per affrontare il Partizan sono io. I complimenti per la vittoria non li ho presi io, li ha presi l'Inter: la Società, i giocatori, lo staff che c'è dietro la squadra, i complimenti sono di tutti loro, ma preferisco prenderli il 30 giugno. Adesso dobbiamo fare risultato contro il Partizan, in uno stadio che ho avuto modo di conoscere quando allenavo nel Settore Giovanile e che sarà una bolgia. Noi finora abbiamo avuto sempre fame, veniamo da una serie di vittorie consecutive e dobbiamo riuscire a mantenere questo trend di voglia".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 07 novembre 2012 alle 18:28 / Fonte: Inter.it
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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